Regia di René Clément vedi scheda film
Un po’ giallo e un po’ nero, il film scorre via discretamente diretto, ma alquanto confuso nella sceneggiatura. Sebbene riservi qualche colpo di scena (niente di che saltare sulla sedia, comunque) e una trama parecchio complicata, raramente il film di Clément coinvolge o sconvolge. Anche i risvolti psicoanalitici risultano piuttosto fini a sé stessi. L’unico punto di forza e Marlène Jobert, innocente e bugiarda, vittima e carnefice (e viceversa), mentre a me sembra che si amalgami poco con il cinema francese la faccia di pietra di Charles Bronson.
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