Regia di Anthony Burns vedi scheda film
Gli attori si rendono antipatici più che mai e danno il peggio di loro stessi.
D'acchito verrebbe da pensare ad un festival della lordura, lungo il quale sfilano pozzanghere di sangue a destra e a manca (con pugnali e scimitarre infilate nei corpi di poveri cristi), cadaveri affettati e sistemati nei frigoriferi, scene di onanismo esplicito – senza esagerare, in qualche istante si sfiora l'hardcore – e droghe in polvere assunte per inalazione. In effetti, la parte iniziale da commedia leggera, col parallelismo sesso-ginnastica, è demoralizzante. Ma ciò che segue ad essa ripugna dieci volte di più, sebbene sia complessivamente meglio condotto dal regista Anthony Burns. La morale della storia – uccidere va bene, se si ammazza la persona giusta – è comunque orripilante, gli scippi al Quentin Tarantino di Kill Bill, ad Arsenico e vecchi merletti e a La signora ammazzatutti sono facilmente sgamabili, gli attori – Patrick Wilson vende mobili e Katherine Heigl è la sua satanica moglie – si rendono antipatici più che mai e danno il peggio di loro stessi (ma Jim Belushi, sempre più grasso, almeno sa non essere sperticatamente banale come gli altri) e la spiritosaggine nerissima e macabra di cui è impastato il copione di Carlo Allen, Ted Elrick e Tom Lavagnino è perennemente maldestra nel cercare di sintonizzarsi con l'umore dello spettatore.
Musica di Josh Kelley.
Film DELUDENTE (4) — Bollino ROSSO (vietato ai minori di 14 anni)
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