La recensione su Home Sweet Hell

di boychick

6 stelle

Commedia grottesca, con tanto black humor. Pellicola sufficiente.

Non è semplice stabilire in modo netto a quale genere di film appartenga Home Sweet Hell. Sicuramente si tratta di una commedia nera (dark comedy), condita principalmente da black humor, mistero e thriller. Il tutto, però, avvolto da un'atmosfera drammatica, grottesca e da alcune scene proprie del cinema splatter (gore). Con splatter intendiamo tutte quelle scene violente di sangue che hanno lo scopo di terrorizzare lo spettatore o, come in questo caso, di rendere ancora più grottesca la situazione.

Riuscire ad unire tutto questo, in un film di un'ora e mezza, non è affatto semplice, però Home Sweet Hell ci è in buona parte riuscito, dando così vita ad una pellicola interessante e piacevole da guardare. Certamente devo premettere una cosa: trattandosi di una commedia nera, con molte scene grottesche, diversi spettatori potrebbero storcere più volte il naso durante la visione della pellicola... insomma, è un genere e un tipo di film che o piace, o lo si detesta: come ha detto l'utente di film.tv “ezio” nella sua recensione riguardo questa pellicola, “Ovviamente deve avere i suoi estimatori...gli altri possono anche lasciar perdere...”. Proprio vero.

Katherine Heigl, Patrick Wilson, Aiden Flowers

Sicuramente con questa pellicola non ci si può lamentare dell'assenza di originalità. Storia intrigante e di mistero (che inizialmente assume i risvolti di una commedia), per poi, dopo una ventina di minuti, passare a dialoghi e situazioni grottesche, che alternano scene gore, a scene divertenti... fino ad un finale imprevedibile e da vedere.

I protagonisti sono loro, i coniugi Champagne (interpretati da Patrick Wilson e Katherine Heigl). L'uno diverso dall'altro: lei rigorosa, precisa, intransigente... lui debole, impacciato, poco sicuro di sé. L'unione tra i due, solo a pensarci, sa di grottesco. Una cosa qui va detta, però. Personalmente ritengo che abbia proprio ragione l'utente di film.tv “marcopolo30” quando dice che “L'intreccio narrativo, scritto a sei mani da Carlo Allen, Ted Elrick e Tom Lavagnino, è originale e certamente audace, anche se è poi popolato da personaggi forse un po' troppo schematizzati”. Non posso che concordare con marcopolo30: secondo me, hanno esagerato troppo con l'estremizzare i caratteri dei due protagonisti, soprattutto Mona, finendo con il far risultare quasi tutto ridicolo. Non credo (e spero) che ci sia nessuno come lei al Mondo, capace di tenere un “album degli scopi”, di segnarsi sull'agenda giorni prima, la data e l'arco temporale in cui avere rapporti sessuali con il marito, di avere un ordine delle cose (e cosa più preoccupante) delle persone a dir poco maniacale, di mettere al primo posto cosa pensa la gente e non come si sente lei... insomma, hanno estremizzato troppo.

Nonostante tutto, la pellicola (soprattutto nella prima metà) scorre veloce ed è interessante. Mettono tanta carne sul fuoco, con stili diversi e scene grottesche: inizialmente, presentano il rapporto tra marito e moglie, poi lasciano spazio al tradimento... infine si passa ai ricatti, ai tranelli... per finire in situazioni ancora più grossolane ed estreme rispetto a quelle di partenza.

Vedendo il film, quest'aspetto citato sopra si capirà al volo.

Riguardo agli attori che dire? Beh, premetto che non sono un grande ammiratore di Patrick Wilson, perciò mi astengo dal fare commenti sulla sua interpretazione poiché non sarei obiettivo... riguardo Katherine Heigl, invece, va detto che (a mio avviso) ha fatto molta fatica a recitare quel ruolo. Insomma, non le si presta bene il ruolo di donna maligna, pronta a tutto, nevrotica. In alcuni momenti ha zoppicato la sua interpretazione, comunque (dato il ruolo insolito e sicuramente non facile) una (quasi) sufficienza se la merita... I Razzie Awards non saranno affatto d'accordo con te su questa sufficienza boychick: infatti, Katherine Heigl è stata “candidata”, proprio ai Razzie Awards, come peggior attrice protagonista!.

Recitazione sufficiente anche per Jordana Brewster (nel film, Dusty) e, da segnalare, anche se come ruolo secondario, la presenza nel cast di Jim Belushi. Attore, musicista, produttore che apprezzo veramente molto... sempre capace di strapparti un sorriso tramite lo schermo anche se si è di cattivo umore. Grande Jim!

Per il resto che dire?... Beh, consiglio questo film soprattutto a chi piacciono i film grotteschi e a chi non si impressiona davanti a qualche scena gore o per un linguaggio non proprio “perfetto”. Per il resto, film sufficiente, originale, che scorre veloce e che si vede con spasso.

Voto: 6