Regia di John Ford vedi scheda film
Abbandonato il paesaggio desertico della Monument Valley, con tutti i rancori e i drammi che essa conteva, John Ford decise di dirigere questo soggetto ambientato nella verdeggiante Irlanda. Muta il paesaggio, muta il genere, muta l'atmosfera. Dal western malinconico ("La carovana dei mormoni") si passa alla commedia più pura, pervasa da un senso di ottimismo e leggerezza, narrato attraverso la vicenda di Sean Thornton (John Wayne), il quale ritorna nella sua terra d'origine per ritrovare la tranquilltà perduta negli USA, specialmente in seguito a un incidente intercorso durante un incontro di boxe. The Quiet Man è uno di quei generi di film capaci di far scaturire una vera e propria pace dei sensi nello spettattore di qualunque età simile, in un certo senso, a quell'effetto che sortiscono anche i film di Capra con i quali condivide un'atmosfera quasi fiabesca. Ciò che spicca in particolar modo è la capacità con cui Ford ha saputo magistralmente amalgamare commedia e romanticismo, senza mai che l'uno prevalga sull'altro. Questo classico, però, presenta anche alcune sequenze che oggi non risultano essere "invecchiate" particolarmente bene (basti pensare alla sequenza della O'Hara che viene trascinata per diverso tempo, oppure a una descrizione dell'Irlanda un po' troppo stereotipata); elementi non importanti ma che mi hanno parzialmente disturbato la visione, motivo per cui non giudico questa pellicola alla pari di altri capolavori di Ford.
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