Regia di John Ford vedi scheda film
Sinceramente non capisco certi giudizi molto severi su questo film, che regge bene per tutte le sue due ore e oltre, e scorre gradevole e compatto come solo un maestro come Ford sapeva fare. Nessuno come lui, forse, sapeva poi alternare senza stonature e stacchi il tono da commedia con quello drammatico, qui con il netto prevalere del primo. L’umorismo è di quelli lievi, che funzionano tramite un’ironia che sa scherzare su tutto o quasi, senza essere irriverente e senza offendere. E di ironia sull’Irlanda e gli irlandesi Ford qui ne fa parecchia, a cominciare dagli svariati accenni alle abitudini alcoliche dei suoi compatrioti, per arrivare alla loro litigiosità e al loro impicciarsi degli affari degli altri. Se il film ha in gran parte un tono allegro, offre anche momenti seri in cui scava con delicatezza e profondità nei personaggi e nei rapporti tra di loro. Molto riuscita a questo proposito trovo la scena dei protagonisti nel giardino di casa, dove amore e amarezza si legano e si alternano, tramite gli accenni nei dialoghi e il non detto. Notevoli sono comunque tutti i numerosi squarci della loro vita coniugale, che per la verità stenta parecchio prima di ingranare. Ad andar dietro ai capricci di una donna, infatti, non si risolve niente e si fa solo peggio, così come capisce alla fine il personaggio di John Wayne. Infatti la parte finale, quando la porta a forza via dalla stazione, è proprio divertente e gustosa, oltre che liberatoria. Non credo comunque che questo film possa piacere alle femministe, o agli uomini che hanno perso il senso del loro ruolo e del loro dovere. L’alchimia tra i due attori e i loro personaggi funzionano così bene che si ritenterà il successo col quasi sconosciuto “Mc Lintock!”. L’unico attore fuori parte a motivo dell’età è il pur bravo Victor McLaglen.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta