Regia di John Ford vedi scheda film
A caccia di moglie nel paesino natale ma se è la sorella del tuo peggior nemico...John Ford ritorna nella sua natia,verdissima Irlanda e grazie anche a una splendida fotografia a colori che non teme di sbiadire col tempo(Giustamente premiata con l'Oscar a suo tempo) ci consegna una cartolina adorabile di un posto ai limiti del fiabesco,senza tempo,un assoluto incanto.E quasi per scherzo ci inserisce il più yankee dei suoi attori quel Wayne compagno di tanti altri film soprattutto western(il genere più tipicamente yankee che ci sia) nei panni di un pugile americano che dopo aver ucciso non intenzionalmente un avversario sul ring decide di smettere col pugilato , di tornare nel paesino irlandese natio e di comprare casa e piccolo podere.Ma mette gli occhi sulla rossa sorella di un locale che aveva a sua volta mire sul podere da lui comprato.Ne succederanno delle belle,tira e molla sentimentali,il giusto matrimonio che all'inizio non procede come dovrebbe procedere e una tellurica e quasi interminabile scazzottata finale entrata di diritto nella storia del cinema.Ford omaggia a piene mani la sua terra d'origine contrapponendola in più occasioni al nuovo mondo americano:e se l'America,terra di novità e di progresso sotto certi aspetti è preferibile,l'Irlanda terra di sentimenti e riti ancestrali ti avvinghia letteralmente con le proprie radici.Il tutto viene ridotto a una sorta di lotta tra razionalità(tutto il nuovo,l'esterno al paese)e sentimento(l'essere ancorato ai riti ancestrali del passato).E Ford sembra dirci in più di un occasione di preferire i secondi che sono più legati alla sua terra d'origine,il personaggio di Wayne ritorna al suo paese natale per rinascere e dimenticare quanto fatto prima e sceglie di sottostare a tutte le usanze,i riti del paese,a volte non capendo,ma adeguandosi(anche se non sempre).E le baruffe con la moglie rossa di crine e accesa di carattere quasi quanto il colore della sua capigliatura ancora oggi sono fonte di divertimento così come è impagabile il gruppo di caratteristi(da Barry Fitzgerald a Victor McLaglen) già ampiamente collaudato in altre pellicole da Ford che dona al film quell'aria familiare che forse è una delle ragioni per la sua bellezza senza tempo....
nei panni di Michelino è ancora fonte di risate
il cognato di Wayne con cui dà luogo a una mitica scazzottata
rossa di crine e accesa di carattere
il Duke si dimostra ancora una volta degno compare di Ford
un omaggio alla propria natia Irlanda
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