Regia di John Ford vedi scheda film
Autentico capolavoro di John Ford, sicuramente il più amato dal grande regista. Vediamo perché.
Di origini irlandesi, Ford non ha mai dimenticato le sue radici, al contrario, ha sempre cercato di ricreare l'Irlanda a Hollywood: nei suoi film, tranne qualche rara eccezione, c'è sempre stato spazio per le tipiche chiassate da musi hall dublinese.
Un racconto di Maurice Walsh, "Green Rushes", fece scattare in Ford il desiderio di realizzare un film interamente in Irlanda.
La traccia era comunque fliebile, il racconto di Walsh si basava sul ritorno in Irlanda di un pugile trapiantato in America, Sean Thornton, dopo avere provocato la morte sul ring di un avversario.
Thornton acquista la casa più bella del paese, Innisfree, si innamora di Mary Kate Danaher e la sposa, ma il matrimonio non è gradito al fratello di lei, Will Danaher.
Mary Kate scopre che suo fratello non ha mai pagato la dote per il suo matrimonio, per cui si sente disonorata e si rifiuta a Sean.
Tutto si risolve nel migliore dei modi, ma non prima di una colossale rissa, nella quale Sean e Will se le suonano di santa ragione.
Il film ebbe un successo enorme, in America e in Europa, la critica lo osannò, Ford conquistò il 6° Oscar della sua carriera e il Premio Internazionale alla Mostra del Cinema di Venezia.
Una statuetta andò anche a W.C. Hock per la fotografia, che dà al film un tocco di elegante raffinatezza.
Ford amò "The quiet man" anche perchè il grande successo al botteghino gli consentì di recuperare le ingenti perdite causategli dal sonoro fiasco di "La croce di fuoco" nel 1947.
Buona parte del successo la si deve alla sceneggiatura di Frank S. Nugent, scritta in sole dieci settimane.
Ford ne seguì ogni riga, discutendone in ogni minimo particolare con Nugent.
Quando fu totalmente convinto della bontà del lavoro, si trasferì nel Galaway, nelle vicinanze dei luoghi in cui era nato.
Scelse i protagonisti tra attori che conosceva bene, specialmente John Wayne e Maureen O'Hara che avevano brillantemente interpretato, come marito e moglie, "Rio Bravo".
Come compagni di viaggio eccellenti, Ford scelse comprimari straordinari, quali Victor McLaghen, Ward Bond e Barry Fitzgerald.
Ford curò meticolosamente anche la musica: scelse canzoni popolari irlandesi, incastonate nella colonna sonora di Victor Young.
Unico neo, il malore che colpì Ford durante la lavorazione del film.
Per non interrompere le riprese, la difficile quanto memorabile corsa dei cavalli fu diretta da John Wayne e da Patrik Ford.
La grande professionalità di Ford consegnò alla storia del cinema un autentico capolavoro, nel quale non è difficile individuare riferimenti di autobiografia del grande regista.
Nel racconto da cui il film è tratto, il protagonista è Paddy Bawn Enright, che nel film diventa Sean, che poi è il vero nome di Ford:
Sean Feeney.
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