Regia di Timur Bekmambetov vedi scheda film
Remake del blasonato kolossal che vide nientemeno che Sergio Leone coinvolto nella direzione della famosa corsa delle quadrighe, vicenda centrale nella riproposizione in salsa spettacolare di Timur Bekmambetov. Sbagliato vederlo in parallelo al film di Wyler, vincitore di undici premi Oscar su dodici candidature, anche perché la scelta dei produttori è quella di alleggerire una sceneggiatura interminabile, svecchiare le tematiche secondarie e giostrare il tutto sul piano dello spettacolo, riducendo in parte il messaggio religioso che stava alla base del progetto. La presenza di Gesù di Nazareth diviene marginale, addirittura quasi superflua, utile a giustificare lo sdolcinato finale. Al di là di questo, è una pellicola ben messa in scena, che si avvale della notevole cornice ambientale di Matera. Molti gli effetti speciali, con largo ricorso della computer grafica. Bekmambetov è un regista che arriva dal fantastico russo intriso di atmosfere horror (I Guardiani della Notte) e questo si evidenzia in scene molto crude, persino brutali, eppure commerciali. Vedendo il film vengono in mente pellicole come Hidalgo - Oceano di Fuoco e, in parte, Il Gladiatore di Ridley Scott (notevole la ricostruzione dell'ippodromo). Le interpretazioni sono buone, la fotografia ottima. Penso che debba esser visto come un prodotto più che sufficiente in grado di risvegliare la curiosità dei giovani e spingerli a riscoprire i grandi classici che hanno fatto la storia del cinema. Se l'obiettivo viene perseguito è un film che si può dire riuscito.
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