Regia di King Vidor vedi scheda film
L'uomo senza paura è uno dei personaggi più indimenticabili fra i tanti cui ha dato vita il grande Kirk Douglas. Ma lui stesso ha dimostrato spesso nella sua vita di esserlo. Forza Kirk, oggi in spiaggia mi hanno fatto giocare a scala quaranta e mi hanno spiegato che arrivati a 101 "si rientra" con un punteggio più basso.
L'UOMO SENZA PAURA (1955)
Caro Kirk, stanotte non avevo sonno e ho voluto rivedere ancora una volta questo film in cui interpreti, ne sono quasi sicuro, il personaggio più simpatico che ti sia mai stato affidato, il cowboy Dempsey Rae, uno di quelli che scelsi per renderti omaggio al compimento dei cent'anni con cinque post di sole tue immagini. Qui sei nell'età migliore e ti hanno fatto più biondo che mai. E sorridi più spesso del solito. Addirittura canti suonando il banjo, ad un certo punto.
Non avrei fatto tardissimo, ho pensato, giacchè "L'uomo senza paura" è pellicola di breve durata, poco più di un'ora. Senonchè m'è venuta voglia di scrivere qualche riga e temo che verranno le 4.
Circa il contenuto del film, quel che vorrei dire ormai l'ha detto, più approfonditamente di quel che io saprei fare, Neve Che Vola, dimostrandosene entusiasta ed assegnando le cinque stelle. Forse non avrei osato tanto ma ....per superficialità, nel senso che istintivamente mi sembrava eccessivo il punteggio proprio a causa della breve durata; leggendo quel che lui ne ha scritto mi sono convinto che questa stringatezza non sia affatto un limite.
I personaggi infatti sono tratteggiati con cura e di sicuro non è un'opera "tirata via".
I dialoghi tra loro sono di gran livello e la mano del maestro King Vidor si sente eccome, nonostante sia uno dei suoi ultimi film, girato parecchi anni dopo il suo famosissimo "Duello al sole".
In questo caso proprio i dialoghi hanno spesso la brillantezza delle buone commedie di quei tempi, che non sentono il peso degli anni. Il tono da commedia si avverte spesso, scene brillanti e divertenti ce ne sono in abbondanza ma non crediate si tratti di una parodia del genere western. È un vero western, dallo sviluppo semplice ma tutt'altro che banale.
Il carattere di Dempsey, che Neve spiega assai bene, è estremamente interessante e ricco di sfumature. Un abito cucito su misura per un disinvolto, divertito, divertente Douglas in forma strepitosa.
Accompagnato da altri ottimi attori, tra i quali mi limito a citare Jeanne Crain che impersona la "padrona" senza scrupoli che ha ben chiari quelli che secondo lei sono i fondamentali del capitalismo. "Ok, contrari al filo spinato... ma con trentamila capi in 3 anni non ci sarà più erba..." "Appunto, è in questi tre anni che voglio far fruttare al massimo il mio investimento. Poi me ne andrò."
Scuola per grandi manager italiani degli ultimi decenni che ho già visto all'opera. Purtroppo, anche da vicino. E non sono pochi.
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