Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film
E' un grande film. Non ci sono clamori o grandi scene d'azione, ma una perfetta messa a fuoco del tema centrale del film: il bene e il male, e il dovere di non scendere mai a compromessi col secondo, costi quello che costi. In particolare, il film insegna come bisogni sempre agire secondo retta coscienza, che non deve mai essere calpestata o soffocata (come fanno diversi personaggi). Il protagonista mantiene un'eccepibile integrità, mette il bene davanti a tutto, anche davanti agli affetti familiari, e sa di non sbagliare. Sa che solo così avrà la salvezza eterna che gli promette la sua fede fermissima, che non avranno opportunisti e arrampicatori vari. Il problema della coscienza e il dovere di rispettarla è lo stesso, in fondo, del grande "Mezzogiorno di fuoco", dal che si deduce che doveva interessare parecchio a Zinneman. Gary Cooper sconfigge i criminali, Thomas More vince andando subito in paradiso. E' un film preciso che non sbaglia un colpo nel tratteggiare questo dilemma morale e uno degli episodi più dolorosi della storia del cristianesimo, che vide uno scisma essere causato dalle voglie sessuali di un sovrano superbo e capriccioso. Che Zinneman sia stato accusato negli anni 50 di essere filosovietico fa semplicemente sorridere.
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"INeccepibile integrità", suppongo.
Sì, sì, infatti, e grazie della segnalazione.
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