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Love Is All

Regia di Kim Longinotto vedi scheda film

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La recensione su Love Is All

di FilmTv Rivista
6 stelle

Il cinema è il medium perfetto per raccontare l’amore: al netto delle parti noiose, delle ingerenze dal fuoricampo, la macchina da presa può ignorare l’ordinario e inquadrare solo l’ardore e il desiderio. Kim Longinotto approfondisce il senso totalizzante della passione su grande schermo con un documentario di montaggio dall’intento ibrido, fra intrattenimento e ricostruzione storica. Minuziosamente scelti fra i titoli di oltre un secolo di produzione cinematografica britannica, con l’apporto di video amatoriali d’epoca, i segmenti cuciti insieme mettono in scena non solo il sentimento, ma, come esplicita il titolo originale, anche i rituali di corteggiamento, che evolvono nello scorrere dei decenni, dalle caste passeggiate di inizio Novecento alla rivoluzione sessuale nella Swinging London, fino all’amore omosessuale e interrazziale di My Beautiful Laundrette. A livellare i numerosi salti avanti e indietro nel tempo sono i brani del cantautore inglese Richard Hawley, che solo a tratti lasciano trapelare i dialoghi originali, scelta ingombrante che ribalta i rapporti di forza tra suono e immagini, mettendo queste ultime al servizio della musica. Producendo così, nella lunga durata di un lavoro che fa scorrere sotto gli occhi del pubblico oltre cento anni di illusione amorosa nella settima arte, l’effetto di assistere a un lunghissimo videoclip, troppo spesso più frivolo che incisivo rispetto alla materia selezionata.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 7 del 2015

Autore: Ilaria Feole

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