Regia di Pasquale Squitieri vedi scheda film
L'inizio è buono e fa sperare in un bel film: uno scontro a fuoco, teso e drammatico, tra due italiani in fuga e i partigiani jugoslavi a Pola. Poi però Squitieri si perde in lentezze che vorrebbero essere profonde e primi piani insistiti e fuori luogo, che creano persino il fastidio di vedere pochissimi ambienti e scenografie. E' come se il regista volesse fare un film d'autore, ma non ne avesse il talento. Non che sia un incapace: se si fosse limitato a girare una storia con lo stesso piglio delle prime scene, probabilmente la pellicola sarebbe riuscita bene. Insomma, il profondo è meglio lasciarlo fare a un regista che è tagliato per questo.
La trama è inverosimile.
Quanto agli interpreti, Lina Sastri si impegna e interpreta benino la sensitiva cieca. Leopoldo Mastelloni, invece, è poco più di un manichino; vorrebbe fare il truce, il tormentato e l'impassibile, ma è solo statico e inespressivo.
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