Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Modello di film avventuroso in cui lo spunto,le motivazioni dei personaggi,i risvolti di sceneggiatura contano meno delle sequenze d'azione,"L'uomo nel mirino" è uno dei lavori di Clint Eastwood tutto sommato più ambigui:il protagonista,solo e considerato senza chances,come molti dei suoi ruoli,ha un atteggiamento che emana qua e là una cupa tronfietà reazionario-machista,salvo riscattarsi in una laconica rispettosità dell'elemento femminile di fronte a sè.Da parte del "nemico",la stessa polizia diretta da un pezzo grosso in malafede(solo verso la fine un collega si domanda perchè scaricare decine di fucili e pistole contro due sole persone),giunge una scarica allucinante di spari e proiettili,e il duro Eastwood con la biondina da proteggere resiste alla pioggia di piombo che lo bersaglia.Il film è qua e là piacevole da seguire,scarno e piuttosto buttato sul genere cinema-cinema,ma tutto il finale,benchè spettacolare,è seriamente troppo improbabile da accettare,compresa la resa dei conti a colpi di pistola tra i corrotti e i due protagonisti davanti a un'immota e minacciosa schiera di sbirri con le canne del fucile ancora roventi.
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