Regia di Steno vedi scheda film
Un film psicologico recitato benissimo. Da Totò e Orson Welles, nientemeno, protagonisti e rivali. La breve trama è stata adattata dalla commedia di Pirandello, di cui mantiene l’andamento teatrale quasi tutto in interni, nonché la tensione e la profondità delle emozioni coinvolte, ben amplificata dalle musiche.
Totò recita perfettamente (manco a dirlo), una a parte ben diversa dal solito, tragica perché profondamente inquieta: un professore remissivo, perdente nella vita e anche in quella situazione, debole coi forti ma forte coi deboli
Il tono pirandelliano è garantito dall’invivibilità del matrimonio, dalla complicazione maledetta delle questioni sentimentali, e dal finale assurdo: appare però poco probabile (almeno nella versione cinematografica) il cambiamento del marito, da burbero ingestibile e odioso al marito affettuoso e ragionevole.
Del ’53, oggi il film sembra visibile solo su Youtube: la qualità è decisamente scarsa, ma meglio che non averlo.
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