Un maturo uomo d'affari del Nord Italia si scopre impotente nei rapporti con la bella e giovane seconda moglie. Riesce ad esprimere la propria virilità soltanto con incontri occasionali e a pagamento. Quando si accorgerà che la moglie ha intrecciato una relazione con il figlio di primo letto, scoppierà la tragedia.
Note
Filmetto appartenente al versante drammatico del filone erotico, tipico della cinematografia italiana degli Anni Settanta.
Cupo dramma dalle atmosfere tetre e decadenti - che prendono piena forma in un finale dalle fosche tinte - diretto con buon uso delle scenografie e attenta direzione d'attori. Ennesimo film italiano che "avverte" la crisi dell'istituzione familiare. Il miglior film di Andrea Bianchi.
Scivolone alimentare del grande Adolfo Celi. Il film è nella media di tanto cinema - comico e drammatico - di serie Z del periodo, ma resta ugualmente inguardabile.
Andrea Bianchi (1925-2013) è stato un regista sul quale si è detto e parlato troppo poco, forse anche per una (comprensibile) ritrosìa del personaggio a far parlare di sè e dei suoi films. Spuntato praticamente dal nulla alla soglia della cinquantina, licenziò nel corso dei settanta una congèrie di pellicole di infimo livello ma che avevano l'indubbio… leggi tutto
Un ricco industrialotto si risposa; dopo qualche anno però la magia con la nuova moglie finisce e l'uomo – con grave disperazione di lei, che minaccia di lasciarlo – non riesce più a consumare. Le prova tutte: dalla prostituta all'orgia, finendo soltanto per indispettire la moglie. Che, una volta conosciuto il giovane figlio di primo letto dell'industrialotto, decide di… leggi tutto
Un ricco industrialotto si risposa; dopo qualche anno però la magia con la nuova moglie finisce e l'uomo – con grave disperazione di lei, che minaccia di lasciarlo – non riesce più a consumare. Le prova tutte: dalla prostituta all'orgia, finendo soltanto per indispettire la moglie. Che, una volta conosciuto il giovane figlio di primo letto dell'industrialotto, decide di…
Andrea Bianchi (1925-2013) è stato un regista sul quale si è detto e parlato troppo poco, forse anche per una (comprensibile) ritrosìa del personaggio a far parlare di sè e dei suoi films. Spuntato praticamente dal nulla alla soglia della cinquantina, licenziò nel corso dei settanta una congèrie di pellicole di infimo livello ma che avevano l'indubbio…
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Commenti (3) vedi tutti
La tardona con il giovanotto...alla maniera di Andrea Bianchi
leggi la recensione completa di moonlightrossoCupo dramma dalle atmosfere tetre e decadenti - che prendono piena forma in un finale dalle fosche tinte - diretto con buon uso delle scenografie e attenta direzione d'attori. Ennesimo film italiano che "avverte" la crisi dell'istituzione familiare. Il miglior film di Andrea Bianchi.
commento di undyingScivolone alimentare del grande Adolfo Celi. Il film è nella media di tanto cinema - comico e drammatico - di serie Z del periodo, ma resta ugualmente inguardabile.
commento di sasso67