La recensione su Cameriera senza... malizia

Il camionista Antonio (Enzo Pulcrano), convola a nozze con Olivia (Marina Hedman), cresciuta in un convento. La coppia si trasferisce in un modesto appartamento. Antonio, con i suoi risparmi pensa di rilevare l'attività di una locanda di proprietà della curia. Olivia si mette subito all'opera, entusiasta all'idea di riaprire l'albergo/ristorante. Quando il socio in affari di Antonio, Giovanni, viene incaricato di portare un mazzo di chiavi ad Olivia, trovandola su una scala a pulire i vetri non resta indifferente alle grazie della bella moglie. Infatti più tardi, mentre Antonio è via per lavoro, finisce per fare sesso con Olivia, lasciandole una "mancia". È allora che la donna pensa di rimpolpare, a suo modo, i risparmi del marito, per arrivare ad acquistare il locale. Con l'aiuto di Katia (Laura Levi), inviata a dare supporto dalla superiora (Guia Lauri Filzi), l'attività di ristorazione va a gonfie vele. "Ci hanno detto che qui si mangia bene. Si potrebbe avere una camera, dopo? Noi si vorrebbe riposare": è la richiesta di un paio di avventori, ai quali è giunta voce delle buone capacità (extra) culinarie di cameriera e titolare...

L'esordio in regia di Lorenzo Onorati, secondo fonti molto attendibili (Luce Rossa, di Grattarola e Napoli), pare essere stato più che supportato da Bruno Gaburro, cineasta non accreditato. Sui titoli di coda, viene segnalato Romano Scandariato in veste di aiuto regista. Di certo non sfugge il fatto che, pur essendo un film girato in massima economia, presenta interessanti momenti di buona messa in scena e pure la sceneggiatura (frutto congiunto dello scritto di Caporale e Molteni) si sviluppa sulla falsariga della contemporanea commedia sexy, riuscendo a piazzare una serie di momenti esilaranti, garantiti dal divertito (e divertente) cameo del caratterista Enzo Garinei nei panni dello "sbandato" don Peppino. Notevole poi, lo score musicale di Alessandro Alessandroni.

Anche se il cast presenta una serie di nomi confinati agli esordi dell'hard italiano, va aggiunto che gli attori riescono a dare il giusto spessore grottesco ai protagonisti, e perfino Marina Hedman (coinvolta negli insert a luce rossa assieme a Laura Levi e Guia Lauri Filzi) riesce a conferire particolare carattere al personaggio, senza scendere sotto il livello di più note stelline del genere (Gloria Guida, Nadia Cassini o la stessa Fenech). Detto questo, a difesa del film un po' ovunque eccessivamente criticato (in negativo), va rilevata la particolare somiglianza d'ambientazione con due titoli girati in quel periodo: La cicala di Lattuada, e La locanda della maladolescenza (non a caso diretto da Gaburro). Distribuito in doppia versione, quella spinta (come Porno cameriera senza malizia) presenta circa venti minuti di scene hardcore girate contestualmente sugli stessi set e con i medesimi attori. Nel bene e nel male questa tecnica (poi ripresa ne La locanda della maladolescenza) ne valorizza il girato, anche -e soprattutto- inteso come prototipo della luce rossa italiana. Rimarchevole la bellezza di Caroline Audisio, qui nei panni della figlia del salumiere Colombo; due personaggi marginali, coinvolti in una indovinata scena: rimasti in panne con l'auto vengono condotti da Antonio alla locanda. Mentre la ragazza è distratta dalla musica, Antonio lascia intendere  (per scherzo) a Colombo che la bella Olivia è disponibile anche per un "servizio completo", senza immaginare che è la pura verità!

Citazioni 

Durante la fase di restauro della locanda, Olivia da ad Antonio una lista, invitandolo a fare spesa.

- Antonio: "Colla? Che ci devi fare con la colla?"

- Olivia: "Ma quale colla! Collant: calze, con le mutandine attaccate..."

Prima notte d'amore, con i due neo sposi sotto alle coperte.

- Olivia, allungando la mano: "E questo cos'è?"

- Antonio: "La talpa della metropolitana."

Segue lungo rapporto d'amore, sino allo sfinimento del marito, e... cedimento del letto.

"Come disse San Bernardo: non accoppiatevi con gioia, ma consideratelo il prezzo da pagare per avere figli. E io aggiungo: per avere la locanda." (Olivia)

Il tormentone di Giovanni:

"Voglio andare in Alabama

Dalla bella che mi ama 

E se mi va male l'andazzo

Darle un po' di ..."

La versione hard

- Dal minuto 10 al minuto 14: Olivia si adopera in un blowjob alternato a penetrazione.

- Dal minuto 28 al minuto 32: Katia viene sorpresa dalla madre superiora mentre amoreggia con un ragazzo. Per punizione deve assistere al lavoro di bocca fatto dalla religiosa al giovane, di fronte ai suoi occhi.

- Dal minuto 44 al minuto 50: dopo un rapporto lesbico tra Katia e Olivia, entrambe in lingerie, la scena si sposta nel ristorante mentre Olivia sta facendo pulizie, dando le natiche verso l'ingresso. Entra il postino e fa la sua brava consegna (scena non porno, ma altamente spinta ed ironica, con palpeggiamento del fondoschiena della Hedman).

- Dal minuto 57 al minuto 63: Katia seduce per strada un camionista praticando nell'ordine una fellatio, la spagnola e il coito.

- Dal minuto 72 al minuto 77: Pina (Diala Caruso), collega di Antonio di tendenza lesbica, riesce ad amoreggiare con Katia. 

"Le donne preferiscono gli uomini che le prendono senza comprenderle, agli uomini che le comprendono senza prenderle." (Marcel Prévost)

F.P. 16/09/2019 - Versione visionata: Vhs Porno cameriera senza malizia  (lingua italiano - Durata: 102'51")