Regia di Howard Hawks vedi scheda film
Bellissimo! Commedia, dramma, sentimenti, azione. Solo Hawks, che eccelleva in ogni genere cinematografico, sapeva fonderli così bene come in questo caso, e creare un film entusiasmante. La pellicola è scorrevolissima, movimentata, e gli attori sono tutti molto bravi; il regista sapeva dirigerli ottimamente anche nelle scene affollate. Comunque una volta si aveva il coraggio - come in questo caso - di far iniziare il film con una parte di dialoghi e commedia, e di mettere la prima scena d'azione solo dopo un po' di minuti; non si aveva la paura che se non si mette subito un inseguimento o un'esplosione il pubblico guarda nel sacchetto di poc-corn e si distrae subito. E' infatti vero che oggi siamo diventati più distratti, superficiali, e cerchiamo emozioni grossolane e immediate. Qui, invece, siamo d'avanti a un film, che tra l'altro, ha anche un certo spessore umano, e affronta temi come il coraggio, la vigliaccheria, il sacrificio di sé. Un'altra cosa che mi è piaciuta molto è il riscatto del tipo vigliacco ed egoista, cosa che è sempre possibile per tutti coloro che lo vogliono. Per il resto, troviamo altri temi classici di Hawks: l'amicizia, la lealtà, la solidarietà, le schermaglie tra i sessi... Qui stranamente il maschio non soccombe all'invadenza della donna. Cary Grant (bravissimo) è infatti un orgoglioso che finge di avere il cuore duro, anche se alla fine capirà che è il caso di rinunciare alla sua autosufficienza se vuole l'amore. Brave Jean Arthur, Rita Hayworth e tutta la squadra di attori secondari. Bellissima l'idea della vedetta appollaiata sulle vette, e simpatica l'idea dell'asino che raspa col muso sul guardiano perché si sente solo. Ah caro Hawks, ne avessimo oggi di tipi come te, e di attori come quelli!
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