Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
A cavallo fra cinema civile e di denuncia (Io ho paura, L'istruttoria è chiusa: dimentichi) e poliziesco/film d'azione (Perchè si uccide un magistrato), Damiani mette in scena una storia scritta da lui stesso con Nicola Badalucco, lo stesso che lo aiuterà nella scrittura della Piovra televisiva. E qui siamo già in odore di Piovra: con cinque anni di anticipo abbiamo davanti a noi la cruda descrizione della perenne faida che insanguina le strade della Sicilia, fra l'altro con Placido tra i protagonisti (cosa che accadrà anche in Pizza connection, 1985, ma dalla parte dei buoni l'attore ci starà solo nella serie tv). Nulla di trascendentale, ma una buona prova per Giuliano Gemma, affiancato inoltre da Tano Cimarosa (l'amico), Ettore Manni (il boss) ed Eleonora Giorgi (la moglie); si segue a tratti con passione, di tanto in tanto precipitando nello stereotipo più scontato del genere (l'espediente della tazzina non è certo pregno di originalità). 5/10.
Nino gestisce un chiosco a Palermo; suo malgrado è creduto coinvolto, a causa di una tazzina con il marchio della sua rivendita, in un rapimento di mafia. Ma grazie ad un amico riesce ad individuare l'uomo che deve ucciderlo prima che sia troppo tardi...
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