Regia di Danny Boyle vedi scheda film
Film perfetto per chi non ama le agiografie classiche, dialoghi e attori strepitosi. Il geniale Jobs viene raccontato nella sua essenza di uomo visionario ma allo stesso tempo irritante.
Non è biografico, di Jobs vengono ritratti solo pochi momenti che hanno segnato la sua vita, personale e professionale. Quindi amanti delle biografie romanzate cambiate film. Anzi, mi spingo oltre, è soprattutto un film sul Jobs attraversato dal dilemma della figlia non riconosciuta che comunque lo condizionerà. La sua genialità però non ne verrà mai scalfita ma nelle scene finali (meravigliose), che santificano il suo successo, cerca solo uno sguardo: quella della figlia. Nel mezzo c'è un film pieno zeppo di dialoghi pazzeschi, con i collaboratori, la sua assistente, con gli ex soci, la madre di sua figlia, dove Jobs non molla mai niente al compromesso rendendosi spesso odioso e irritante, ma questo forse è il prezzo del genio. Non a caso alla figlia dirà: ti darò la musica in tasca, senza quella mattonella del walkman! Attori grandiosi.
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