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Patrick vive ancora

Regia di Mario Landi vedi scheda film

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La recensione su Patrick vive ancora

di mm40
1 stelle
Il giovane Patrick rimane in coma per colpa di un pirata della strada. Il padre, medico facoltoso, ha assistito all'incidente e decide così di invitare nella sua villa, dietro ricatto, tutti i possibili conducenti dell'auto criminale. A quel punto, approfittando delle incredibili facoltà psichiche di cui il ragazzo è dotato, l'uomo tortura i suoi ospiti a morte.
 

Patrick, regia di Richard Franklin, usciva nel 1978 riscuotendo un buon successo di pubblico; due anni più tardi Mario Landi dava vita a questo sequel farlocco, non autorizzato in alcun modo e solo vagamente ispirato alla storia della pellicola americana. A dispetto degli ottimi risultati come regista di varietà e sceneggiati Rai, Landi non trovò mai uno sbocco dignitoso sul grande schermo; lo dimostra impietosamente anche questa 'scappatella' dalla routine catodica, un film di genere a cavallo fra horror ed erotismo, sostanzialmente privo di effettivi brividi (di qualsiasi tipo si intendano). Sicuramente il fatto che la sceneggiatura sia firmata dal solitamente disastroso Piero Regnoli non è una coincidenza; ma non è comunque solo colpa del materiale di partenza, se Patrick vive ancora non funziona: basti osservare i primi secondi, quando viene messo in scena l'incidente da cui prende piede tutta la vicenda, in maniera involontariamente ridicola e non del tutto chiara. Fra gli interpreti: Gianni Dei, Sacha Pitoeff, Mariangela Giordano e la giovanissima Carmen Russo che, manco a dirlo, entra direttamente in scena a tettone scoperte. Pur disponendo di sufficienti mezzi, cioè non essendo evidentemente un lavoro poverissimo, Patrick vive ancora è assolutamente trash al cento per cento (devastante, per la credibilità dell'opera, anche la sequenza di chiusura). 1,5/10.

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