Regia di Anthony Mann vedi scheda film
Un capolavoro western diretto con somma maestria e impreziosito da una struttura da tragedia classica. Da non perdere.
Dal momento che il fratello è stato ucciso dagli Apaches, l’ex capitano Will Lockhart, in cerca di vendetta, è alla ricerca di colui che ha venduto le armi agli indiani. Il bandolo della matassa è in un paese del New-Mexico, Coronado. Ma la situazione è più complessa di quanto sembra.
L’ultimo western del grande Mann con James Stewart ha tra i suoi punti di forza in primo luogo la sua struttura da tragedia greca e l’abile uso del Cinemascope, oltre che del colore. Un senso di fatalità domina tutta la vicenda mentre lo spettatore è portato a schierarsi e ad identificarsi con il tormentato protagonista. La tensione rimane alta per tutta il film, mentre i temi cari al regista sono sviluppati con grande maestria e abilità.
Di altissimo livello il lavoro degli attori, specialmente di Stewart e di Arthur Kennedy, vera anima nera della vicenda. Sorprendentemente violente e allo stesso tempo originali alcune scene, come lo sparo a bruciapelo nella mano di Stewart.
In definitiva si può considerare L'uomo di Laramie un capolavoro, tra i migliori e più rappresentativi film di Anthony Mann, quasi un testamento per il regista.
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