Regia di Lodovico Gasparini vedi scheda film
La guerra deve ancora cominciare nella prima parte del film, quindi scoppia e continua a svolgersi per quasi tutta la restante sua durata: il titolo effettivamente c'entra poco, pur con l'attenuante che la resistenza non è stata mai considerata una vera guerra, quantomeno civile: ma non è questo il luogo per tali discussioni; è comunque il lavoro in sè a generare più di una perplessità, a prescindere da questi dettagli. Melodramma in salsa bellica, La guerra è finita propende verso punte estreme di patetico in tutta la sua trama, rischiando così di minimizzare - involontariamente, certo - la tragedia del secondo conflitto mondiale e a sembrare meno critico del necessario nei confronti del fascismo e delle sue devastanti conseguenze. Beppe Fiorello il 'buono', Alessandro Gassman il 'cattivo' e in mezzo, contesa dai due e dal destino impazzito di quegli anni tremendi, Barbara Bobulova; nel cast compaiono anche Toni Bertorelli, Valeria D'Obici e Sara Franchetti. Sceneggiatura di Massimo De Rita e Mario Falcone, per un prodotto espressamente televisivo (sponda Rai) nella confezione: due puntate da cento minuti ciascuna, ritmo e dialoghi facili a seguirsi, un retrogusto costante di buoni sentimenti. Gasparini era già un'autorità in materia di fiction tv; in quel periodo ne licenziava una all'anno per la tv di Stato. 2/10.
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