Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Thriller psicologico di grande spessore
Michèle è una donna volitiva, determinata e di successo,vive da sola in una grande casa nella provincia parigina,dirige con autorevolezza una grande ditta che produce videogiochi e gestisce gli affari con cinismo e caparbietà,ha un ex marito, un'amante, il marito della sua socia e migliore amica, un figlio remissivo,una madre infantile,che si gingilla tra botox ed escort boy,e ha un trascorso burrascoso, 37 anni prima,quando lei era una bimba di appena dieci anni, suo padre senza motivo ha compiuto una strage nel suo quartiere e per questo si trova recluso in un carcere,dove sta scontando una lunga pena detentiva.Un giorno viene aggredita e violentata, in casa da un misterioso sconosciuto. Si affanna ad individuarlo e dopo varie peripezie,alla fine ci riesce, ma invece di denunciarlo, comincia con lui uno strano e perverso gioco.
La mitica Isabelle Huppert nella sua lunga e luminosa carriera ha sempre dato vita a personaggi estremi,trasgressivi,con grande maestria . Immobile, imperscutabile, impassibile, è un'artista preziosa, magnetica ,vera leggenda vivente " attrice a 360 gradi" In questo film la sua Michele è ancora più intensa e ambigua,la violenza che subisce sembra stranamente darle una marcia in più,il suo rapporto con gli uomini che è sempre stato di dominio,viene capovolto,si ritrova vittima, ma in un certo senso,questa posizione nuova l'intriga e la eccita al punto che arriva a masturbarsi guardando da lontano il suo stupratore e addirittura riesce ad intrattenere una relazione torbida con lui, che saluta ogni mattina con disinvoltura prima di andare al lavoro.Però in sostanza il capovolgimento dei ruoli è solo apparente, è sempre lei a tenere il pallino del gioco e il suo carnefice, ne diventa paradossalmente vittima.
Il regista si avventura in un terreno minato.Il campo delle emozioni e delle perversioni umane è sconfinato e difficile da decifrare.Il rapporto tra Michele e il suo violentatore è sicuramente un rapporto sadomasochistico,tuttavia è riduttivo sottolineare solo questo aspetto.E' un thriller aspro e graffiante, che scava nei meandri della psiche umana quanto mai enigmatica, ha un forte richiamo erotico,c'è molta ironia,una sprezzante ferocia,una raffinatezza sottile.La scena dello stupro viene presentata varie volte con piccole sfumature di differenza, quasi a voler ricordare allo spettatore, che non si tratta di una commedia anche se ne ha il tono scanzonato, ma di un giallo a tinte forti.
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