Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Il film inizia con una violenza, subita da una donna di mezza eta' che vive da sola in una grande casa. La medesima non si
rivolge alle autorita' per denunziare l'accaduto, e solo in un momento successivo racconta gli eventi ai propri
conoscenti.La sua vita va avanti, ma ciclicamente il violentatore torna a farsi vivo; pertanto, lei, abituata ad avere
saldamente in mano la gestione dei rapporti con chi la circonda, decide di prendere in mano anche quello con l'autore del
gesto. Il film e' basato sulla descrizione minuziosa della personalita' della protagonista, che e' una donna dall'infanzia
difficile, segnata dall'essere figlia di un feroce killer. Tale peso e' scaricato su chi le e' piu' vicino, il quale e'
vittima, a volte inconsapevole, a volte no, dell'egoismo ed insensibilita' della protagonista. Colleghi di lavoro e
sottoposti, ex marito, anziana madre, amante, amica del cuore, figlio viziato ed imbelle, vicini di casa, l'ignoto
violentatore, lo stesso padre in carcere da decenni vedono la propria sorte segnata e travolta dal rapporto con la donna,
che con cinico calcolo utilizza per dar vita alle proprie perversioni, per affermarsi nel mondo del lavoro - e' responsabile
della produzione di un videogioco - o, piu' raramente, per cercare un momento di conforto. Il film e' ambientato in un
contesto sociale di media borghesia nel quale dietro le apparenze si celano e vuoto esistenziale; proprio perche' sofferente
di questo vuoto, la protagonista - ben interpretata - accetta di "raccogliere la sfida" lanciatele dal proprio aggressore,
anch'essa un'anima tormentata, probabilmente non molto diversa dalla sua vittima. Il film e' molto lento, gli eventi di
rilievo sono pochi. L'interesse del regista e' volto allo studio del personaggio protagonista, molto interessante, ma - a
mio parere - estremamente irreale. Lascia infatti basiti la facilita' con la quale riesce a manipolare le coscienze e
aduscire sempre vincente da ogni difficolta' relazionale nella quale s'imbatte. Nella cruenta conclusione della vicenda, per
un attimo, sembra perdere il controllo della situazione - o e' stata lei stessa a determinare l'epilogo ? - ma lo
smarrimento dura poco, anche da un avvenimento così grave riesce ad uscire vincitrice. Un film drammatico sicuramente
valido, ma non "credibile" fino in fondo.
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