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Elle

Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film

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La recensione su Elle

di port cros
8 stelle

Elle non è affatto il thriller che mi aspettavo, ma sfugge ad ogni classificazione di genere, grazie ad una sceneggiatura di abilissima fattura si muove agilmente tra diversi registri. L'ambiguità morale della protagonista (strepitosa Isabelle Huppert) costituisce il suo spiazzante punto di forza.

Elle si apre con lo stupro di Michèle Leblanc, brutalmente violata sul pavimento della sua cucina da uno sconosciuto dal volto coperto da una maschera alla Diabolik. Dopo questo fatto agghiacciante, che ha avuto come unico testimone l'attonito gatto, Michele sorprendentemente continua la sua vita come se nulla fosse successo. Ritorna al lavoro, a capo di una società che produce videogiochi violenti, misogini e ipersessualizzati. Apparentemente non traumatizzata dallo stupro, non ha nessuna intenzione di rivolgersi alla polizia e attende diversi giorni per dirlo all'ex marito ed agli amici più stretti, cosa che fa in maniera incurante nel corso di una cena al ristorante. Il suo atteggiamento indifferente sarà forse reazione al trauma vissuto da bambina, quando il padre compì una strage nel quartiere massacrando 27 persone? Si scoprirà che quello che si potrebbe attribuire ad una forma di rimozione del trauma può nascondere qualcosa di completamente diverso ed inquietante.

 

 

Isabelle Huppert

Elle (2016): Isabelle Huppert

 

 

Michèle intraprende una personale indagine per scoprire l'identità del suo assalitore all'interno della grottesca umanità che popola la sua esistenza: l'ex marito scrittore fallito di cui è tuttora gelosa, l'imbranato programmatore di videogiochi innamorato di lei, l'anziana madre che se la spassa con prestanti gigolo, la vicina fervente cattolica col marito broker, la coppia formata dalla amica e collega inseparabile ed il marito cui va a letto, il figlio bonaccione e buono a nulla maltrattato da una fidanzata stronza.

 

Il film di Verhoeven non è affatto il thriller che mi aspettavo dalle anticipazioni sulla trama, ma sfugge ad ogni classificazione di genere, grazie ad una sceneggiatura di abilissima fattura si muove agilmente tra diversi registri, fondendo l'ironia tagliente della commedia nera con lo studio sulle relazioni tra personaggi all'interno dei legami familiari, amicali e di vicinato. Il film si muove in costante equilibrio tra il ridicolo e il grave, la tragedia e la farsa. Le gustose sottotrame (la relazione clandestina di Michèle con il marito dell'amica, gli imbrogli romantici della madre trafficona, la gelosia per la nuova ragazza dell'ex marito, la stupidità del figlio che non si accorge di essere gabbato dalla fidanzata che partorisce un bimbo nero, la relazione non risolta col padre ergastolano ed il lascito mostruoso della sua infanzia) rendono quello che poteva essere un “semplice” thriller od un film sulla vendetta un oggetto irriducibile ed affascinante nella sua complessità.

 

 

Isabelle Huppert

Elle (2016): Isabelle Huppert

 


Nel portare in scena l'eccentrica e spiazzante risposta di una donna alla violenza sessuale, “Elle” ha poco interesse ad articolare la sua esperienza o le relative conseguenze in termini morali: con una protagonista ripetutamente stuprata, tutto il racconto è mantenuto sul tono della commedia cinica. Ma l'ambiguità morale ed il contenuto controverso del film diventano nelle mani di Verhoven e della Huppert i suoi punti di forza.

 

La complessità del film è la stessa della sua protagonista: intelligente, sarcastica e volitiva e senza paura, si porta dietro le ferite del passato, ma non non si tira indietro di fronte al rischio nei rapporti umani e rifiuta sempre il ruolo di vittima, anche quando obiettivamente lo è. Isabelle Huppert porta a compimento una prova magistrale, sostenendo con sublime eleganza un film “difficile” tutto costruito intorno a lei. In una interpretazione incredibilmente candidata all'Oscar (incredibilmente non per difetto di bravura, ma per l'ambiguità morale del personaggio, caratteristica solitamente poco apprezzata dall'Academy e da Hollywood), sa rendere perfettamente credibile una donna le cui azioni sfidano frequentemente le aspettative di ogni persona comune.

 

 

Isabelle Huppert

Elle (2016): Isabelle Huppert

 

 

 

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