Regia di Antonio Margheriti, Marco Vicario vedi scheda film
Mondo movie dozzinale come il genere richiede di essere, Il pelo nel mondo - distribuito sul mercato internazionale con il titolo alternativo di Mondo inferno - va ricordato quantomeno per essere la prima volta dietro la macchina da presa per Marco Vicario, già attore abbastanza quotato e futuro regista di buon valore (in quello stesso 1964 dirigerà anche Le ore nude). Ma si tratta di una co-regia, qui, condivisa con Antonio Margheriti, che invece aveva dalla sua già più di mezza dozzina di lavori girati; se quest'ultimo sceglie il consueto pseudonimo Anthony M. Dawson, Vicario si firma invece come Renato Marvi. C'è ben poco da dire sui contenuti della pellicola, solita carrellata di scene bizzarre, macabre, apparentemente insensate o demenziali raccolte attorno al mondo e commentate da una voce esterna come di consueto critica e ironica; si può comunque notare un tono meno polemico e derisorio rispetto alla media dei mondo movie, così come il materiale sembra effettivamente meno espressamente scandalistico e provocatorio. Probabilmente anche per queste ragioni il film è passato in secondo piano anche all'interno del filone del documentario shock. Musiche di Bruno Nicolai e Nino Oliviero, non male; il montaggio è di Mario Morra, già collaboratore di Jacopetti & co. per Mondo cane n.2 (1963). 1,5/10.
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