Trama
Fania lotta contro la realtà del dopoguerra crescendo il figlio nella Gerusalemme tra la fine del mandato britannico della Palestina e i primi anni dello stato di Israele. Alle prese con una vita coniugale di promesse non mantenute e con la difficile integrazione in una terra straniera, Fania combatterà la depressione rifugiandosi in un mondo di sogni a occhi aperti.
Approfondimento
SOGNARE È VIVERE: LE MEMORIE DI AMOS OZ
Diretto e sceneggiato da Natalie Portman, Sognare è vivere si basa sulle memorie dello scrittore Amos Oz (Una storia di amore e di tenebra), che cresce a Gerusalemme negli anni prima che Israele venga dichiarato stato con Arieh, il padre accademico, e Fania, la madre sognante e fantasiosa. Una delle tante famiglie ebraiche che si sono trasferite in Palestina dall'Europa tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta per sfuggire alle persecuzione, i Klausner (questo è il vero cognome dello scrittore) sperano in un futuro migliore. Mentre Arieh è cautamente fiducioso nel domani, Fania vuole molto di più: il terrore del conflitto e la fuga da casa sono stati seguiti inevitabilmente dalla noia delle vita quotidiana, che soffoca il suo animo. Infelice per il suo matrimonio, sfoga allora la sua personale frustrazione inventando storie di avventure per divertire se stessa e Amos, che all'epoca ha solo 10 anni. Il bambino, entusiasta delle poesie che la madre gli legge e poi spiega a parole sue, rimane così influenzato dalla scrittura da volerne in futuro fare parte integrante della sua vita. Nonostante i tentativi di farsi piacere la nuova esistenza in Israele, Fania cade lentamente a in uno stato di solitudine e tristezza. Incapace di aiutare la madre, Amos sarà costretto a dirle addio prematuramente. Così come è testimone della nascita di Israele, Amoz deve fare i conti con un proprio nuovo inizio.
Con la direzione della fotografia di Slawomir Idziak, le scenografie di Arad Sawat, i costumi di Li Alembik e le musiche di Nicholas Britell, Una storia di amore e di tenebra è stato scritto da Amos Oz nel 2004 ed è divenuto in breve tempo un best seller internazionale. A proposito del romanzo, la Portman dichiara: "Sin da quando l'ho letto, avrei voluto farne un film. Il romanzo è così commovente e meravigliosamente scritto da risultare subito familiare per me, che sono nata a Gerusalemme e ho sentito molte storie sui miei antenati e sulle loro relazioni con i libri. Nel suo romanzo, Oz parla di come è nata in lui la passione per la scrittura e della vocazione che la madre gli ha trasmesso. Tra i due c'è molta tensione: lei lo spinge a creare ma gli sta concedendo anche lo spazio di cui necessita per farlo. La storia inizia nel 1945, quando ancora Israele è un territorio britannico, e termina nel 1953, quando Israele è un giovane Stato autonomo e Amos muove i suoi primi passi da adulto. Ecco perché il romanzo di Oz è anche una storia di formazione (di una nazione e di un uomo) e un atto d'amore verso la sua lingua, il suo popolo e sua madre".
Il cast
Sognare è vivere segna il debutto alla regia di un lungometraggio di Natalie Portman, meglio conosciuta per la sua carriera di attrice e modella. Nata a Gerusalemme ma naturalizzata statunitense, la Portman esordisce come attrice a soli tredici anni quando Luc Besson la vuole protagonista del cult Léon. Nominata… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (10) vedi tutti
Io mi rendo conto che trasferire sullo schermo una storia come quella narrata in "Una storia di amore e di tenebra" sia praticamente impossibile, ma allora perché farlo? Ho amato il libro che mi ha completamente conquistato. Questo film è un "un sogno deludente". Leggete il libro.
commento di LalauraAnche l'ebraico si scrive da destra verso sinistra. Incredibile come due popoli che sono fratelli più di quello che comprendano non possano andare d'accordo. "....non ero riuscito a trasformare me stesso." Non riusciamo a cambiare noi stessi anche solo per sopravvivere, come si possono cambiare i popoli?
leggi la recensione completa di BradyTanta noia, mi spiace per la bella Portman :-( voto 4
commento di stokaiserAccurato come fotografia, costumi e scene, ma troppo lento come storia.
commento di Artemisia1593Privo del pathos necessario ad inquadrare, oltre il complesso e ironico personaggio dello scrittore Amos Oz, il difficile cammino dello Stato d'Israele verso una realtà di pace, il debutto alla regia di Natalie Portman si sgonfia subito:a parte la bella fotografia, il racconto delude poco dopo l'inizio e frana nel finale, senza nessuna magia.
commento di maurri 63Natalie Portman è una figura tragica di grande statura. La storia emoziona e fa riflettere. Ottime la ricostruzione e la fotografia.
commento di sarvaego'Un sogno realizzato è un sogno deludente, questa delusione è nella natura dei sogni." Struggente e profondo, pieno di interrogativi esistenziali. Da vedere.
commento di cantautoredelnullaPellicola Diretta dalla Portman in Cabina di Regia,il tutto anche visivamente bene valorizzato ma la totale visione alla lunga e' un po' pesante.Diciamo che il Film prende a meta'.voto.5.5.
commento di chribio1Totale flop della prima prova alla regia di Portman. Film lento, storia banale che non aggiunge nulla alla tormentata storia della palestina né al cinema, risultanto piatto e doppiato anche peggio.
commento di SladkiiPrima regia di Natalie Portman, che adatta la storia del suo Paese dal punto di vista dello scrittore Amos Oz.
leggi la recensione completa di lino99