Regia di Don Siegel vedi scheda film
Film costruito su misura per il neo-divo hollywoodiano Clint Easthwood, dopo i fasti Leoniani della trilogia del dollaro, che si segnala anche per essere il primo dei cinque film che l'attore interpreterà diretto dall'amico e maestro Don Siegel (l'ultimo sarà il capolavoro carcerario FUGA DA ALCATRAZ). Nello stesso anno Eastwood e' anche il protagonista di IMPICCALO PIÙ ALTO, violento e solido western diretto dal mestierante Ted Post, nonostante la scarsa notorietà ottenuta. Purtroppo L'UOMO DALLA CRAVATTA DI CUOIO e' un film sbagliato, praticamente da qualsiasi punto lo si guardi. Si stenta veramente ad attribuire la pellicola al regista che dirigerà poi opere come CHI UCCIDERA' CHARLIE WARRICK e FUGA DA ALCATRAZ. La maggior responsabilità sembra proprio da attribuire a un Eastwood marmoreo con una gamma espressiva veramente ai minimi termini e con un personaggio che non trasmette emozioni, tantomeno ironia o sarcasmo, il contrario del pistolero della trilogia Leoniana o del mercenario protagonista del western GLI AVVOLTOI HANNO FAME. Cogan si presenta allo spettatore come un personaggio antipatico, risultando ridicolo quando fa il cascamorto con la collega poliziotta Susan Clarke, cercando pateticamente di imitare l'arte seduttiva di James Bond. Stesso discorso vale per il resto del cast e dei rispettivi personaggi. La già citata Susan Clarke, poliziotta progressista e repressa che resta affascinata dal rude uomo del sud, mentre il veterano Lee J. Coob, sembra essere lì solo per aspettare la fine del film e incassare il dovuto. Don Stroud e' uno dei cattivi più dimenticabili della storia del cinema, inoltre non si sa neanche di che crimine si sia macchiato. Non si pretendeva certo lo Scorpio di Andrew Robinson...A concludere, mancanza di ritmo, una probabile critica alla controcultura hippy e una resa dei conti finale quasi pensata al momento.
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