Regia di Don Siegel vedi scheda film
Un ricercato strafottente si prende gioco dei tutori dell'ordine, almeno finché non incontra un osso duro.
Non è tra i migliori film i Don Siegel, ma è pur sempre una pellicola dignitosa, dove si vede un'altra volta la sintonia tra il regista e Clint Eastwood. Del resto ritornano le tematiche care a Siegel, e forse anche al protagonista, che avremmo ritrovato qualche anno più tardi nello splendido “Il caso Scorpio è tuo”, e che meritano due parole.
Vediamo infatti un delinquente sbruffone, che non solo vuole farla franca davanti alla legge, ma punta anche a prendersi gioco dei poliziotti, e soprattutto del vice-sceriffo che gli dà la caccia. Bisogna dire, però, che i poliziotti sono fin troppo morbidi con lui: lo temono, preferiscono non prenderlo per le corna, e in certi casi nascondono una simpatia segreta per lui, come la donna. Questa stessa donna all'inizio si fa molestare da un collega donnaiolo e arrogante, ed invece umilia chi tenta di difenderla. Insomma, il male può vivere grazie alle connivenze, alla pavidità e persino alle simpatie malcelate di chi dovrebbe combatterlo. Dal canto suo, il ricercato è antipatico e strafottente; tuttavia abbiamo già detto che non suscita lo sdegno delle vittime o dei tutori dell'ordine. Pare insomma che la sceneggiatura tenti di rappresentare una realtà e una contraddizione che non di rado di ritrova attorno ai grandi criminali, o persino attorno al male come categoria morale e sociale.
Visto questo film e il già citato “Caso Scorpio”, possiamo affermare che Siegel non è certo uno di quelli che pensano “poveri arrestati innocenti o quasi, e sbirri bastardi”; anzi, il regista rappresenta tutta l'arroganza che spesso contraddistingue certi criminali, che sono criminali e basta, e non guerrieri contro il sistema ingiusto, e tappa la bocca alla retorica sessantottesca che proprio in quegli anni si stava diffondendo.
Clint Easwood interpreta un personaggio sulle sue corde e non delude. Insomma, ci manca solo una spruzzatina di ritmo qua e là, e sarebbe stato un film pienamente riuscito.
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