Regia di John Huston vedi scheda film
Forse il regista più hemingwayano tra quelli americani, John Huston, trasse da una novella di Rudyard Kipling questo classico del cinema d'avventura, non molto fortunato al botteghino,ma capace di intrattenimento di alta qualità,sul tema del mediocre che riveste ruoli al di là della propria immaginazione,e , cambiato dall'investitura, assume proporzioni eroiche:è ,a grandi linee, anche la base di "Kagemusha", e di altre storie .I due gaglioffi Connery e Caine ,soldati dell'Impero Britannico più per convenienza che per altro,riescono a ricoprire,in una comunità lontana da tutto, ruoli facoltosi,addirittura regali il primo:ma la sorte riserva loro un tragico finale.Il colpo di genio del film è far sì che kipling divenga un vero e proprio personaggio della storia,al quale il sopravvissuto del duo racconterà la storia:e ,oltre a sequenze di forte impatto spettacolare,e un'ironia di fondo molto azzeccata, Huston traccia una parabola scettica sulla caducità del Potere,e del lesto mutare delle popolazioni verso i propri leader.Se Plummer è un pacato Kipling, è di Connery e Caine uno dei meriti maggiori della pellicola,nella loro sorniona recitazione,rendono convincente un'amicizia virile sincera fino alla fine,nella bella interpretazione dei due grandi attori britannici.
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