Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
L'origine teatrale del testo (una commedia di Luigi Bonelli e Aldo De Benedetti, dagli stessi autori riadattata in forma di sceneggiatura cinematografica) traspare chiaramente, ma il brio degli interpreti riesce ad animare questo filmetto breve (70 minuti di durata) e di poche pretese. Poker d'assi nel cast, infatti: Enrico Viarisio, Paola Borboni, il giovane ma già affermato Vittorio De Sica (già notato a teatro, anni prima, da Mattoli) e la futura diva Assia Noris, 24enne di origine russa che stava per sfondare (fra l'altro proprio a fianco di De Sica) in pellicole come Il signor Max e I grandi magazzini, entrambe dirette da Mario Camerini, che poi la sposerà. L'uomo che sorride è un lavoro statico e basato sui dialoghi, che contribuisce a creare l'immagine di donna 'di carattere' della Noris; siamo d'altronde in pieno fascismo ed è impossibile aspettarsi dal cinema qualcosa di più del semplice intrattenimento, con rigorosa morale conformista e tranquillizzante (l'uomo deve avere il controllo della situazione domestica ed assecondare i capricci delle donne non porterà mai a nulla di buono). 4,5/10.
Un vedovo vorrebbe accasare la figlia, ormai adulta, ma realmente intrattabile. Ad ammansirla ci penserà il simpatico Pio.
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