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L'avventuriera del piano di sopra

Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film

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La recensione su L'avventuriera del piano di sopra

di cherubino
8 stelle

La notte scorsa tardavo ad addormentarmi. Questa divertente commedia "scacciapensieri" mi ha consentito di prender sonno dopo soli ottanta minuti con l'animo sereno. Ma che bravo Matarazzo!

 

L'AVVENTURIERA DEL PIANO DI SOPRA (1941) 

 

Dei numerosi film girati prima di diventare il re dei mélo, questo era - insieme a "Treno popolare", l'esordio alla regia - quello che Raffaello Matarazzo ricordava con più piacere. Molto probabilmente, anche perchè era stato il primo film completamente ideato da lui solo. Ma fu lui stesso - così restio alle interviste - a ribadirlo nel 1964 ad un critico francese (colloquio reso noto solo nel 1976, dieci anni dopo la sua morte, periodo di riconsiderazione della sua opera filmica) specificando. "...una delle cose che mi sono piaciute di più è una presa in giro della censura: non era consentito parlare di adulterio e, nell'ultimo quarto d'ora, faccio capire al pubblico, senza dirlo, che l'uomo sta per lasciare la moglie per andarsene con l'altra".  È tutt'altro che palese ma sì, è un pensiero che può venire.

Trasgressivo dunque quanto basta per l'epoca. 

Ben più trasgressivo comunque si dimostrò nella vita il protagonista (un superlativo Vittorio De Sica) che qui ha per moglie, come nella realtà, Giuditta Rissone (attrice che non ricordo di aver mai visto prima): già nell'anno successivo si innamorerà di Maria Mercader interpretando con lei "Se io fossi onesto" (1). Diventerà la sua seconda moglie... ma Vittorio avrà sempre, alla luce del sole, due famiglie (padre presente sia per la figlia, Emilia, avuta dalla prima moglie, sia per i due maschi, Manuel e Christian, avuti dalla seconda). 

 

https://www.google.it/search?q=giuditta+rissone&espv=2&biw=1003&bih=772&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ved=0ahUKEwj9no2erY_QAhUDuBoKHWnbBCUQiR4IgAE#imgrc=1rYM2foy3PD9rM%3A

 

https://www.google.it/search?q=de+sica,+mercader+e+i+due+figli+foto&espv=2&biw=1117&bih=771&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ved=0ahUKEwi5hdaDso_QAhVD6xoKHR2xBpwQ7AkINQ#imgrc=TPO2ohZlD1_iaM%3A

 

Tornando al film: confezionato con cura e interpretato da ottimi attori guidati da un regista che dimostra di saper eccellere anche nelle commedie, è un film che mi sento di consigliare con convinzione, perchè ha ritmo, arguzia, leggerezza. E nerbo comico, senza punti morti. Furono numerosi gli apprezzamenti dell'epoca e anche retrospettivamente è stato giudicato uno dei migliori film di Raffaello Matarazzo.

Datato? Ma certo.

Penso quasi sempre, quando leggo questo aggettivo affibbiato ad un film in senso negativo, che il "difetto" stia prevalentemente in chi lo vede e giudica oggi senza aver cercato di calarsi nell'epoca: è evidente, per esempio, che oltre settantacinque anni fa si rideva con più ingenuità, come pure - stando al caso specifico - che era l'epoca dei "telefoni bianchi",  lo scopo principale di pellicole come questa era distrarre il pubblico da problemi seri...

Io l'ho scelto pensando ai miei genitori e sperando che l'abbiano visto andando al cinema insieme in quel difficile anno 1941 in cui erano prima fidanzati e poi sposi, come se fossi al loro fianco. E alla fine ero soddisfattto: come si saranno divertiti!

 

Della trama non voglio proprio parlare, basta quel che dice la scheda, che opportunamente si limita all'inizio della vicenda, poi essa svolta secondo "meccanismi narrativi che sembrano emergere da quel genere teatrale che ha in Feydeau il suo più acuto interprete", dice Angela Prudenzi che lo considera, ma non è detto che si debba concordare del tutto, un "Quando la moglie è in vacanza" ante litteram. E conclude, la scheda del nostro sito, con queste parole: "Matarazzo ilare, ridanciano e a lieto fine con un grande cast".

 

Sì, il cast ha gran merito. 

Prima di tutto, almeno una citazione per i più anziani fra i comprimari, tutti assai validi: Olga Vittoria Gentilli ed Ernesto Almirante, che sono i genitori dell'avventuriera.

E veniamo agli attori interpreti di ruoli di rilievo.

Carlo Campanini è un grande, secondo me come sempre (2).

 

 

Ma anche Camillo Pilotto, il marito geloso dell'avventuriera, è perfetto nel ruolo e non solo per l'aspetto, temibile.

https://www.google.it/search?q=camillo+pilotto&espv=2&biw=1117&bih=771&tbm=isch&imgil=edduD_IBPSHZ-M%253A%253BMLAjm05OB-NbhM%253Bhttps%25253A%25252F%25252Fit.wikipedia.org%25252Fwiki%25252FCamillo_Pilotto&source=iu&pf=m&fir=edduD_IBPSHZ-M%253A%252CMLAjm05OB-NbhM%252C_&usg=__imOH7Hwv8uokrHcMOLEcsD5xLEc%3D&ved=0ahUKEwiM6920sI_QAhUJahoKHaFgCu4QyjcIOA&ei=E6QcWMyVEonUaaHBqfAO#imgrc=edduD_IBPSHZ-M%3A

 

E poi c'è lei, la "avventuriera dagli occhi di giada" (questo era il titolo originario, che forse avrei preferito non fosse stato mutato): Clara Calamai, a quel tempo vera diva del cinema italiano (10 film nel solo anno 1941). A me è piaciuta molto e non sono d'accordo con uno dei pochi giudizi non proprio positivi che ho visto: "bella ma troppo fredda". Non esplicita, direi. E credo che la parte consigliasse ciò, se non altro per consentire al regista quella "presa in giro alla censura" cui teneva tanto.

 

 

Lo spirito di simpatia nei confronti di questo film emerse anche dai suoi ricordi: "Erano dei filmetti deliziosi, erano un amore, recitati con spontaneità e venivano molto carini". 

...magari non proprio tutti, direi: alcuni troppo banali.

Ma questo credo abbia diritto a stare "comodamente" nell'area dei giudizi positivi: per me le stelle possono essere tre e mezza o quattro.

 

E questo è il link per chi voglia seguire il mio esempio e vederlo in rete (la visione è nitida quanto basta):

https://www.youtube.com/watch?v=SM18HB6pnY4

 

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(1) "Se io fossi onesto" è un altro film (mio coetaneo: 1942) che voglio consigliarvi di vedere. Già lo feci in una delle mie prime recensioni:

//www.filmtv.it/film/16442/se-io-fossi-onesto/recensioni/820632/#rfr:film-16442

E' per me un ricordo gradevole: non so se lo meritassi, ma mi fece un gran piacere vedere che fra le sei "utilità" di cui fu gratificata c'era (quale onore!) Database. A soli due mesi dalla mia iscrizione, mi convinse di essere stato accolto con simpatia non solo da diversi coutenti ma anche dai responsabili del sito.

 

(2) Di Carlo Campanini parlai abbastanza diffusamente in un'altra recensione di qualche mese dopo, relativa a "I due orfanelli", film del 1947 del quale fu coprotagonista con Totò.

Se volete...:

//www.filmtv.it/film/2402/i-due-orfanelli/recensioni/837922/#rfr:film-2402

Altro film ("di recupero", tra l'altro) che consiglio, a chi vuol ridere "in libertà" (intendo anche liberi da ogni verosimiglianza) e non sia prevenuto verso il genere farsesco: credo sia quasi come aver potuto vedere Totò a teatro. Con un partner di gran livello.

Ah, ci trovate anche il link, se vi va, per vedere il film in rete.

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Per finire, un saluto da cherubino che vi ringrazia dell'attenzione che gli dimostrate.

4.11.2016 (un giorno che un tempo era di festa).

 

 

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la recensione precedente (IL CANTASTORIE, 2009) del 27.10.16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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