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L'uomo che cadde sulla Terra

Regia di Nicolas Roeg vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'uomo che cadde sulla Terra

di hallorann
6 stelle

Nel 1975 David Bowie era all’apice della sua carriera di musicista e cantante. Poco prima di trasferirsi a Berlino, per incidere la famosa trilogia “Low-Heroes-Lodger”, venne scelto dal regista inglese Nicholas Roeg per la parte dell’alieno in L’UOMO CHE CADDE SULLA TERRA dopo averlo visto nel documentario CRACKED ACTOR.  Thomas Jerome Newton arriva sulla terra da un pianeta imprecisato con sembianze umane, un passaporto inglese e nove brevetti rivoluzionari nei campi della comunicazione e dell’elettronica. Entra in contatto con l’avvocato Farnsworth, gli mostra i brevetti e lo invita a diventare il presidente della società World Enterprises. Newton si innamora in un hotel di una cameriera Mary Lou, la quale diventa la sua compagna, il professor Nathan Bryce lascia l’università e comincia a lavorare per lui. La World Enterprises si trasforma in una multinazionale e Newton un uomo ricchissimo che preferisce la privacy e la sobrietà al successo e alla notorietà. Egli rivela la sua vera natura a Mary Lou sconvolgendola e incrinando il loro rapporto, mentre Bryce la scopre attraverso fotografie a raggi x. Thomas confessa allo stesso Bryce di essere venuto sulla terra per l’acqua di cui il suo pianeta necessita e in primis la moglie e i figli. Intanto viene rapito alla vigilia del lancio del programma spaziale, la W.E. rilevata da una compagnia rivale, probabilmente perché non si è piegata a controlli e infiltrazioni. Il fedele Farnsworth infatti viene ucciso e Bryce lo tradisce. Newton sconfitto, vive isolato e con una buona rendita, incide un disco “The Visitor” nella speranza che la sua famiglia possa sentirlo e si abbandona all’alcol (iniziato alla pratica anni prima da Mary Lou). L’UOMO CHE CADDE SULLA TERRA, tratto dall’omonimo romanzo di Walter Tevis e sceneggiato da Paul Mayersberg, è un film di fantascienza originale, stravagante e imperfetto. Roeg vi analizza la nostra società corrotta e viziata dal superfluo, incapace di capire le novità e accettare il diverso. Lo stesso protagonista dimentica il vero motivo per cui è sceso nel nostro pianeta (aiutare i suoi familiari e non solo), diventa schiavo delle cattivi abitudini umane ed è condannato a non poter fare ritorno a casa e a non invecchiare (“il tempo è dalla mia parte”). Nel finale due battute riassumono bene il suo stato e parte della filosofia dell’opera. Bryce gli chiede se è amareggiato per come sono andate le cose e lui risponde che forse lo avrebbero trattato allo stesso modo se fosse sceso lui da loro. E infine il cameriere che all’ennesimo drink dice sarcastico: “Io penso che Mr.Newton ne abbia abbastanza…”. Molte scene sono ancora suggestive, altre meno come le musiche di John Philips. Bravi gli interpreti Candy Clark, Rip Torn e Buck Henry. David Bowie inaugurò una brillante carriera di attore, qui “recitò” alla perfezione la parte del protagonista, lui che era stato Ziggy Stardust e altri personaggi di fantasia nei suoi dischi e in memorabili concerti era l’interprete ideale armato solo della sua spaventosa magrezza, degli occhi bicolori e del suo carisma fascino androgino. Durante il periodo delle riprese in New Mexico non fece uso di cocaina, si disintossicò pochi mesi dopo e acquisì da questa esperienza cinematografica nuova energia per la sua arte.

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