Regia di Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Martino Ferro vedi scheda film
Pure coi suoi difetti, è guardabile, osa molto all'inizio e alla fine, e mette alla berlina comportamenti consolidati. Per certi versi uno specchio di bruttezza della società.
Torna il duo Biggio – Mandelli, autori di I soliti idioti – Il film (distrutto dalla critica, ma con ottimi incassi, e che mi era piaciuto, in definitiva) e poi de I 2 soliti idioti (anch’esso distrutto dalla critica, anch’esso un buon successo, ma che non era piaciuto per niente anche a me). Con questo film, c’è una novità, o anche due. Per la critica, è il meno peggio. Per il pubblico, a sorpresa, un disastro al botteghino…al cinema non ci è andato quasi nessuno. Come mai? La cosa è interessante, perché l’inizio è quasi grande cinema (con tutti i distinguo del caso), addirittura, una novità nel panorama italiano, dove coi santi neanche si scherza, di solito, e qua, nell’incipit, altro che scherzare, ci vanno giù di brutto con santi, dio, Gesù, demonio e compagnia bella. Forse il pubblico di riferimento è tutto sommato un pubblico di bacia pile, e non ha gradito? Poi, quando Dante viene mandato sulla Terra, per aggiornare l’elenco dei peccati, probabilmente mette alla berlina proprio quello che è il pubblico di riferimento dei duo, e chissà, magari ha dato fastidio? Un pubblico di permalosi? Boh, non saprei spiegarmi il perché del flop. Di sicuro questo film è più intelligente degli altri due, molti personaggi, per fortuna, sono venuti benissimo, le citazioni non mancano, le frecciatine neanche, anzi. Molti peccati sono azzeccati, e lo spaccato che emerge è spesso veritiero e impietoso. Per contro, una certa dose di noia che emerge soprattutto a metà film, ma poi anche il finale è decisamente coraggioso, per di più in Italia. Io sarei per un 6/7, ma se devo scegliere, metto 7.
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