Regia di Daniel Alfredson vedi scheda film
La Heineken è un marchio consolidato, in molti abbiamo bevuto, almeno una volta, una birra prodotta dall'azienda olandese. Quel che non tutti sanno, è che il fondatore della casa, Freddy Heineken, nel 1983, venne sequestrato per chiedere un ingente riscatto: sulla vicenda ha scritto un libro William Brookfield, e ne è stato tratto questo lungometraggio che, nonostante i nomi in gioco ( Anthony Hopkins, Jim Sturgess di "La migliore offerta", Sam Worthington di "Avatar") da noi non è uscito in sala, ed andrà direttamente in video o sui canali a pagamento. Il racconto prevede che un gruppo di amici cresciuti insieme, visto che le banche non vogliono finanziare i loro progetti, prende la decisione di rapire il ricco signore, e di nasconderlo, assieme al suo autista, chiedendo molti denari per liberarlo. Crime movie nella prima parte incline a sfumature ironiche, "Il caso Freddy Heineken" è però, quando va a stringere i nodi della storia, fin troppo dispersivo, e perde buona parte delle occasioni per trasformarsi in un noir che lasci il segno. Forse anche per via di una regia non abilissima a gestire i tempi narrativi, che in alcuni momenti sembra quasi adottare una linea documentaria, per illustrare ciò che racconta. Tra gli attori, la rappresentazione di Heineken non rimarrà come uno dei momenti più alti della carriera di un attore eppur validissimo come Anthony Hopkins: meglio figura il duo Jim Sturgess/ Sam Worthington, ragazzi di periferia destinati a diventare criminali.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta