Regia di Giuseppe De Santis vedi scheda film
«Non è bella la vita dei pastori in Aspromonte, d'inverno, quando i torbidi torrenti corrono al mare...» scriveva Corrado Alvaro, e figuraimoci quella dei lupari sulle montagne d'Abruzzo quando nevica e i lupi escono dalle tane. Su quei monti, De Santis imbastisce (sì, perché poi dovette darsela a gambe davanti ai lupi di Cinecittà) un dramma d'altri tempi, quando ancora poteva valere il detto latino homo homini lupus e quando i tempi erano veramente da lupi e i lupi perdevano il pelo ma non il vizio. Oggi che i lupi sono quasi più rari dei pastori, i lupari suonano come degli incroci tra dei briganti e dei lupi mannari e il film di De Santis sembra, più che un documento d'epoca, più che un melodramma rusticano, una fiaba nera, venata di commedia, arrivata da tempi lontanissimi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta