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Umberto D.

Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film

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La recensione su Umberto D.

di bradipo68
10 stelle

Un uomo scopre che la sua vita vale comunque la pena di essere vissuta grazie al suo cane.Umberto Domenico Ferrari è un pensionato dopo tanti anni d lavoro al ministero ma la pensione non gli basta per andare avanti.E'costretto a vendere le sue povere cose per cercare di saldare il debito con la padrona della stanza dove dorme che in sua assenza vien addirittura subaffittata .La sua situazione è insostenibile ,addirittura per non spendere soldi per mangiare fa in modo di restare in ospedale(dove era ricoverato per una febbre) una settimana in più.E quando esce è tutto cambiato,non trova più il suo fedele compagno,il cagnolino che lui chiama Flaik,la sua stanza è stata destinata ad uso diverso,chiunque sia di sua conoscenza non lo aiuta.Cerca anche di chiedere l'elemosina ma un sussulto di dignità glielo impedisce.Riscatta il cane dal canile sottraendolo a morte certa,cerca di sistemarlo presso una sorta di canile privato ma non gli sembra il caso.Matura la decisione di suicidarsi con il cane in braccio sotto un treno ma non sarà quello il destno.Stavolta sarà Flaik a salvare lui....Questo è il risultato più maturo del sodalizio Zavattini/De Sica.Uno dei film migliori(se non il migliore,naturalmente parere personale assolutamene opinabile) da ascrivere al neorealismo.Il Morandini parla di questo film come di "uno dei capolavori del cinema neorealista e il suo canto del cigno".Questa frase credo che racchiuda perfettamente l'importanza di questo film.Il neorealismo nel 1951 stava ormai esaurendo la propria spinta propulsiva per trasformarsi in qualcosa d'altro,seguendo il boom economico Non sono invece molto d'accordo sul fatto che ,sempre secondo Morandini,"non ha la perfezione di Ladri di biciclette.Ma va al di là".Sull'andare oltre Ladri di biciclette sono sostanzialmente d'accordo perchè credo che tra Ladri di biciclette e Umberto D cia sia la stessa differenza esistente tra la prima e la seconda parte di Sciuscià.Sul fatto che non abbia la stessa perfezione di Ladri di biciclette invece non sono affatto d'accordo.Io tra i due film non saprei quale scegliere,a mio parere pur nella loro diversità sono perfetti entrambi .Ma credo che Umberto D sia un film di forma molto più evoluta rispetto a Sciuscià e a Ladri di biciclette.Umberto D è un apologo sull'amarezza della solitudine,sulla fase autunnale della vita,sulla dignità dell'uomo che non dovrebbe mai venire meno,un film su una bellissima amicizia tra un uomo e il suo cane.E'un dramma contemporaneo su un uomo che si sente mortificato a causa del suo sentirsi inutile che si cela dietro l'apparenza neorealista.De Sica mescola abilmente le suggestioni:sceglie un attore non professionista per il ruolo(l'allora settantenne Carlo Battisti,professore universitario di glottologia all'Università di Firenze),si nutre della sua gestualità spontanea,poco studiata,forse anche sovraccarica in certi frangenti,gli affianca il personaggio di Maria,reietta almeno quanto lui e gira con la cinepresa in mezzo alle strade di Roma inquadrando dal basso una realtà che a più d'uno spiacque(il giovane Andreotti da sottosegretario allo Spettacolo parlò di pessimo servizio reso da De Sica alla patria).Accanto a queste suggestioni il linguaggio cinematografico si arricchisce di sequenze magnifiche per costruzione:ne scelgo solo una tra le tante giustamente famose:quella in cui si decide a fare l'elemosina in cui allunga la mano con il palmo all'insù e quando arriva un uomo che gli sta per dare qualcosa rivolta il palmo della mano verso il basso facendo vedere che sta cercando di capire se sta piovendo.Questo è un film che colpisce al cuore,da vera e propria esondazione dei canali lacrimali ma rifuggendo la retorica.Impossibile non commuoversi nel finale in cui si vede finalmente uno spiraglio di luce nella vita di Umberto oppure nella magnifica scena in cu lui ritrova Flaik al canile comunale dove vede come vengono eliminati i cani randagi. Questo film è la testimonianza tangibile di come il cinema possa essere arte....

Su Vittorio De Sica

il linguaggio registico è molto più evoluto rispetto ad atri capolavori neorealisti

Su Carlo Battisti

prova straordinaria

Su Maria Pia Casilio

ottima nella parte di Maria

Su Memmo Carotenuto

nella parte di un degente a fianco a lui

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