Regia di Sebastian Schipper vedi scheda film
Victoria balla in discoteca, musica elettronica che pompa il giusto, per danzare ritmicamente, senza eccedere in movimenti scomposti e fuori luogo, fuori tempo, il suo muoversi e' azzeccato, abbinato al locale, poi va al bar e si beve un bicchierino tutto d'un fiato. Dopo poco conosce quattro ragazzi, forse un po' più grandi di lei, l'approccio e' dinamico e schietto, peccato che parli con loro all'ingresso e debbano stare fuori perchè non hanno soldi per l'entrata. Alla fine però si aggrega al quartetto, uno di loro compie gli anni, si beve e si gironzola per una Berlino a tinte fosche, un pò ostile e triste. La ragazza che è di Madrid rimane affascinata dal gruppo, specialmente ad uno di loro, con il quale va a prendere da bere gratis in un locale dove il gestore se la dorme e arraffano più birre possibili, bevendole per strada, facendo incontri più o meno piacevoli, con polizziotti e anime perse. Vanno su un tetto, una sorta di nascondiglio dove ammirare la citta'. I giovani si vantano di essere Berlinesi, dicono di avere una sorta di esclusiva per girarla e viverla come meglio credono. Si fa tardi, la notte avanza e macina le ore, Victoria deve andare a lavorare, fa la barista in un bar che apre da lì ad un paio d'ore, vorrebbe riposare un pò, ma non riesce a staccarsi dai ragazzi, che l'accompagnano nel locale, ma poi la tirano fuori per infilarsi in una brutta avventura molto più grande di loro. Bellissimo film, girato in una manciata di ore, in un unico piano sequenza, senza tregua, con le faccie dei protagonisti in prima linea, le loro smorfie, gli spintoni, le vomitate protagoniste di una fine notte da incubo; tutt'altro che nioiosa, anzi al quanto movimentata e crudele, la protagonista si lascia trascinare, per poi rendersi conto che ormai e' finita dentro ad un ingranaggio spaventoso e pieno di insidie, ma vuole esserci, si sta divertendo e crede che quella possa essere la loro notte, la sua notte, ma non sara' cosi. Purtroppo!
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