Regia di Karyn Kusama vedi scheda film
Thriller più che riuscito
Un giovane uomo, assieme alla sua fidanzata, viene invitato a cena dalla sua ex moglie al fine di fare una rimpatriata con altri loro vecchi amici. Quella che però doveva essere una normale serata di svago si trasformerà ben presto in qualcosa di piú misterioso.
Splendido thriller psicologico a basso budget firmato dall'autrice del ben piú famoso "Jennifer's Body", opera senz'altro assai piú commerciale di questa. Attraverso una grande prova di scrittura, la regista crea un film dalla narrazione lenta e dilatata, che inizialmente lavora sui fianchi dello spettatore per poi, inaspettatamente, sferrargli il colpo di grazia; l'atmosfera é difatti costruita quasi esclusivamente sui dialoghi e sugli indizi centellinati attraverso l'uso di poche, ma potenti, inquadrature. La cupa e pallidamente illuminata fotografia é visivamente molto coerente con le sensazioni di paranoia e raggelante claustrofobia messe in scena dalla pellicola che, nonostante il ritmo sostenuto, riesce a ricreare un perfetto meccanismo di tensione, saggiamente calibrato e dosato in maniera intelligente. Questo " The invitation" é in conclusione uno gran bel thriller, nonché una parabola sul dolore e sul rimorso di notevole scrittura.
Voto: 8
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