Regia di Karyn Kusama vedi scheda film
Una coppia invita dei vecchi amici a una rimpatriata. Le psicologie dei vari protagonisti appaiono subito in bilico, il loro intrecciarsi genera tensioni che sfoceranno in un finale sconcertante.
Trama tutto sommato banale ma con una messa in scena spettacolare, la tensione è viva e pulsante fin dalle prime battute, grazie ad un sapiente uso di sceneggiatura, regia e buoni attori tra cui spicca decisamente Logan Marshall-Green, superbo. La scena si svolge tutta al chiuso, la suspanse è tutta psicologica e solo nel finale saranno veramente chiare le dinamiche. All'apparenza tutto inizia come una reunion di vecchi amici a casa di una coppia formata dall'ex moglie di uno di loro (che ha perso con lo stesso un figlio) e un compagno conosciuto a una convocazione in una setta che si prefigge come obbiettivo l'abbattimento del dolore attraverso la condivisione. Alla serata si aggiungono due amici abbastanza ambigui dello stesso. In un primo momento l'intenzione dei padroni di casa appare essere quella di voler convertire i loro ospiti ma nel finale la tensione scoppierà con un'imprevedibile - ma non del tutto - svolta.
Ottimo thriller, davvero consigliato.
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