Regia di Karyn Kusama vedi scheda film
la perdita di un amore importante, manipolata da un furbo macellaio del nulla mistico, è un coltello che ti penetra e ti squarcia
l'essere umano fa paura, non è un mistero, dotato com'è della risorsa di far leva sulle debolezze altrui per indurli a commettere cose atroci,
quello che doveva essere un invito a trascorrere, controvoglia, una rimpatriata tra amici che non si vedono da anni, sembra subito una messa in scena scadente disseminata di piccoli indizi inquietanti.
giocato sul contrasto tra quello che all'apparenza sembra perfezione assoluta e i flashbacks, che sanno sia il pubblico che guarda e i protagonisti del film, presenti in quanto amici di vecchia data, l'atmosfera che si respira è pesantemente rarefatta sin dall'inizio.
è rarefatta perchè senti come la difficoltà a respirarla, e spessa perchè la tensione che si crea impercettibilmente, ma sempre più concretamente, è dichiarata e spaventevole.
la riluttanza di will a partecipare a questa inutile riunione, fa a pugni con l'ingresso da dea delle passerelle di eden . subito ne rimane folgorato, ma ben presto si rende conto di come quella immagine meravigliosa stride come un restyiling fatto in fretta e furia.
tra loro, nel mezzo, tutti gli altri che sembrano più o meno non accorgersi dell'evidente forzatura, di quello che fin da subito sembra una malriuscita farsa.
l'accoglienza del luogo, villa lussuosa dal passato luttuoso. la bellezza dei convitati, tutti in forma fisica , vestiti bene , divertiti e divertenti e quando finalmente sono riuniti, ecco che viene presentato un video.
L'INVITO è uno strepitoso saggio su come la finzione di una bella sceneggiatura e di un'egregia costruzione dei personaggi monti a neve una tensione tale da dover usare in alcuni momenti il fast forward per terminare prima la tortura del non sapere cosa succederà.
ciò che ci rende unici per intelligenza , ci rende unici anche per indifferente sadismo.
sentiamo di dover costringere gli altri a credere in ciò che qualcun'altro, basandosi su un nostro momento di disperazione, ci ha portati a credere.
e non importa se non siamo d'accordo e ci sentiamo a disagio come capita a claire, che decide di abbandonare quella serata e andarsene.
l'orrore sta nell'atto di una persona che accoltella a morte un suo amico mentre urla e scongiura di non farlo.
l'orrore sta nel farlo in uno stato alterato dalle false parole d'amore di un falso profeta.
THE INVITATION è uno di quei film che non vedi spesso. una sottilissima rappresentazione della degradazione umana portata a livelli inaccettabili e quasi insopportabili.
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