Regia di Michael Showalter vedi scheda film
Assai apprezzato, all'estero, tanto dalla critica quanto dal pubblico. Oltre l'80% di giudizi positivi su Rotten che lo portano a 6.9/10. Non meno bene va tra il pubblico. Invero, come sunteggia anche il Critics Consensus, il film si regge totalmente o quasi sull'interpretazione brillante di Sally Field, la sessantenne Doris che, dopo aver seppellito la madre, si invaghisce di un giovane collega d'ufficio appena trasferitosi a NYC dalla California. Tra sogni ad occhi aperti alla Walter Mitty e seratine con familiari e nuovi e vecchi amici, il film scorre (meno di 90 minuti) e Doris arriverà a fare i conti finalmente con i propri disturbi - in particolare il DA, disturbo da accumulo - ed anche con la propria vita. Non si resiste alla tentazione del lieto fine, seppur qui solo accennato, suggerito, lasciato in sospeso. Sufficiente per me è sufficiente, merito della Field. Tolto questo però resta ben poca cosa...
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