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L'ultimo squalo

Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film

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La recensione su L'ultimo squalo

di maso
2 stelle

L'operazione commerciale intavolata per replicare gli incassi enormi di Jaws e Jaws 2 da parte di Castellari è riuscita, lo dimostra il fatto che la gente lo scambiò per il terzo capitolo della serie che la Universal stava per sfornare e lo andò a vedere fino a che i capoccia della casa produttrice non lo citarono per plagio vincendo la causa e decretando il suo blocco sul mercato americano, ma fino a quel momento 18 milioni di dollari erano stati già incassati e quindi Castellari vinse a suo modo la scommessa di fregarli sul tempo.

La fregatura però la beccano anche gli spettatori perchè ci vuole coraggio a parlare bene della suddetta pellicola visto che non si può far altro che definirla un doppio plagio unificato dei suoi predecessori sopra citati dai personaggi al plot pieno di scemenze e aggiunte assurde, una di queste vede Giancarlo Prete e Massimo Vanni (storica spalla di Tomas Milian nei suoi poliziotteschi) cercare lo scoop televisivo piazzando un'esca gigante sotto un pontile pieno di gente che viene addentata dal mostro marino con conseguente strage che però colpisce anche l'ex agente Gargiulo mangiato a metà in una delle centomila scene fasulle del film in cui il robottone si inceppa con la bocca aperta come colpito da paralisi: non funzionava quello costosissimo utilizzato della troupe di Spielberg figuriamoci questo fatto con due lire da Castellari.

Il problema più grande del film va ricercato proprio qui perchè oltre alla trama scopiazzata con i poveri James Franciscus e Vic Morrow costretti a scimmiottare Shaider e Shaw in maniera anche professionalmente accettabile il film crolla rovinosamente nelle scene subacque dove immagini di veri squali longilinei e sguscianti vengono incollate a quelle con il testone finto del pupazzo prodotto per le scene in cui affiora dall'acqua lento come un capodoglio.

La drammatizzazione di certe scene poi riesce malamente per la scarsa vena di attori mediocri fra i quali eccelle negativamente Joshua Sinclair nel ruolo del sindaco che non si cura del pescione divoratore di cristiani: fra lo schiaffone più fasullo della storia del cinema e la pesca al traino dall'elicotterino che si compra dai cinesi giù in città la vetta della sua performance viene toccata dallo squalo di legno che gli mangia le gambe come due grissini.

La scena migliore che almeno fa capire che razza di belva è lo squalo bianco è il primo piano di repertorio in cui se ne vede uno vero con la bocca larga come un tombino che addenta un esca con 20 libbre di carne.

 

                      Risultati immagini per l'ultimo squalo real footage Squalo di legno, sindaco di legno, film di legno.

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