Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film
Uno dei lavori più noti e di maggiore successo realizzati da Enzo Girolami Castellari è questo quasi-plagio de Lo squalo di Spielberg, uscito 5 anni prima e campione di incassi a livello mondiale; tanto affine è la trama (nella sceneggiatura di Vincenzo Mannino tratta da un soggetto di Ugo Tucci) che gli americani decisero di fare causa alla pellicola italiana, che d'altronde non dichiara alcun debito nei confronti di opere altre. Eppure L'ultimo squalo è tutt'altro che un brutto film o un film ricavato alla buona con pochi mezzi e nessuna idea; certo, il debito verso la pellicola di Spielberg è evidente, ma il cast internazionale pur composto essenzialmente di sole seconde linee funziona, e la tensione viene gestita in maniera eccellente da Castellari. Inoltre gli effetti speciali - anche qui: per quanto a budget non minimo, ma limitato - funzionano bene, se si eccettua l'esplosione finale, e non si avvertono quasi mai i trucchi necessari per mettere insieme il girato 'documentaristico' (gli squali nel loro habitat) e quello di fiction con gli attori impegnati a divincolarsi dal (o a soccombere al) terribile e famelico pescecane. La colonna sonora dei fratelli De Angelis non è fra le memorabili del duo; quantomeno non ricalca il celeberrimo tema bi-nota de Lo squalo. Curiosità: Castellari aveva già preso le misure sull'argomento l'anno precedente, girando Il cacciatore di squali, che però ha poco a che fare con questo lavoro. 4/10.
Le coste di una cittadina californiana sono infestate da uno squalo aggressivo e vorace. Un politico locale fa recintare un braccio di mare per poter tenere una gara di windsurf a scopi elettorali; ma il pescecane è enorme e devasta la recinzione, cominciando a mietere vittime su vittime.
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