Regia di Samuel Benchetrit vedi scheda film
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Film che racconta di solitudini che si sfiorano dandosi conforto, Storie che ciascuno può vedere dalla propria finestra. Mai triste strappa più di un sorriso
commento di Eli55Delicato, poetico, onirico. Voto 7
commento di giancaudiomuri sporchi e animi candidi per un film assolutamente da non perdere e rivedere più volte per sorridere e soffrire insieme ai protagonisti
leggi la recensione completa di PetrosiniIntorno ad un palazzone di periferia, tre incontri casuali tra personaggi eterogenei. Un racconto delicato, fuori dal mondo e pieno di fantasioso umorismo. Con una grandissima, antipatica e fragile Isabelle Huppert.
leggi la recensione completa di hupp2000Tragicommedia dell'incomunicabilità che si muove leggera sul filo del nonsense: una comunità ridotta nei compartimenti stagni di un condominio-dormitorio in cui il ricorso ai prosaici mezzi di comunicazione di massa rappresenta una universale codifica idiomatica nella desolata periferia della babele globalizzata.
leggi la recensione completa di maurizio73Incontri di 3 persone di un condominio anonimo in periferia di Parigi. Tutti e 3 vivono una vita solitaria in una grande città. L' incontro è con persone molto diverse che porta a situazioni anormali e spesso divertenti. Interessante lo sviluppo del loro rapporto e l'affetto reciproco che si svela. Ottima regia. Da vedere.
commento di nicelady55Una fiaba urbana circondata da ambienti dismessi e solitari,con pochi personaggi e storie annesse alquanto originali....tutto molto grigio e poco comprensibile,ma ammetto che si distacca fortemente da altre produzioni,rivolte a un pubblico di massa.
commento di ezioUno sguardo discreto, affettuoso e lievemente ironico su un gruppetto eterogeneo di persone accomunate da un’esistenza grigia e solitaria, entrando quasi in punta di piedi nella loro semplice e umana quotidianità.
leggi la recensione completa di Fanny SallyUn piccolo film delizioso, dove la bannalità del quotidiano cede progressivamente il posto all'assurdo, fino a creare un'atmosfera surreale. Da non perdere.
leggi la recensione completa di SpringwindTre esili storie, di cui una divertente, allocate nello stesso condominio di una periferia francese e rilegate da un registro vago e minimalista che induce a non pretendere troppo.
commento di Utente rimosso (Cantagallo)Il ghetto ha sempre due facce, una esterna, vista cioè da lontano, nel suo complesso densa di desolanti contorni, ed una interna che, in una visione ravvicinata, esprime spesso i valori migliori dell’umanità.
leggi la recensione completa di viacristallini99Ancora un titolo molto ingannevole: non lasciatevi fregare. Non è la commediola rubiconda che il titolo italiano suggerisce (non parliamo nemmeno della font usata). Tuttavia è molto meglio. È un'operetta stralunata e poetica, composta e asciutta, dove piccole redenzioni laiche arrivano per mano di angeli qualsiasi. Da vedere.
commento di Database...storie assurde in un condominio abitato da persone solitarie e problematiche...
leggi la recensione completa di fratellicaponeCon uno stile minimalista fatto di camera prevalentemente fissa, dialoghi asciutti e concisi, musiche non invadenti, e situazioni al limite del surreale, Benchetrit mette in fila una sequenza di bozzetti nei quali l'umorismo caustico è servito in un lieve ed equilibrato mix di malinconia ed assurdo.
leggi la recensione completa di pazuzu