Regia di Alex Van Warmerdam vedi scheda film
68° FESTIVAL DI LOCARNO - CONCORSO
SCHNEIDER VS, BAX ci fa incontrare nuovamente il regista olandese di Borgman, visto a Cannes nel 2013, e ci consente di imbatterci nuovamente nel mondo bizzarro ed un po' schizzato Alez van Warmerdam, originale e arguto cineasta alla sua ottava o nona fatica cinematografica.
Storie di killer capricciosi e problematici, ma pure di vittime designate a tal punto caratteriali e devastate interiormente, da dar vita ad una lunga, incessante e frenetica caccia all'uomo che si dipana scatenata e folle tra i flutti di una zona lacustre circondata da canneti e abitazioni a palafitta.
Un andamento sostenuto che Warmerdam seziona e suddivide in piccole storie di ossessioni e di manie, dove l'ostinazione del killer e le problematiche comportamentali dell'anziana vittima, scrittore afflitto da dipendenza da stupefacenti per ritrovare fonti ispiratrici in grado di sostenerne la produzione letteraria, li rendono come burattini picareschi e a tratti irresistibili di una corsa per la sopravvivenza dai toni decisamente sarcastici e surreali.
Respiri di un cinema alla Kaurismaki, decisamente meno poetico e disincantato, ma vivo, vitale, un po' fine a se stesso e raggelato quel tanto che basta per renderlo uno dei capisaldi caratteriali e sarcastici di un umorismo freddo, ma anche irresistibile, a cui ci ha abituato tanto cinema nord europero. In Concorso.
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