Regia di Joseph Warren (Giuseppe Vari) vedi scheda film
L'ultimo killer è a tutti gli effetti l'ennesimo filler, nel senso di riempitivo, prodottuccio realizzato in fretta e furia con poche idee e mezzi modesti per raggiungere una minima - ma sicura - fetta di pubblico. Quella che in quegli anni non riusciva ad abbandonare il fenomeno dello spaghetti western, che fra la metà dei Sessanta e i primi Settanta generò titoli a centinaia, vedendo la rapida ascesa e caduta di pseudoregisti, sceneggiatori dozzinali e attori piuttosto canini. Qui ci attestiamo sulla serie B, ma non in posizione di classifica particolarmente drammatica: Vari se la cava e ha dalla sua un protagonista carismatico come George Eastman e una sceneggiatura di Augusto Caminito semplice al limite della banalità, ma per lo meno lineare e priva di toppe logiche o esagerazioni gratuite (i principali difetti del filone). Nel cast anche Anthony Ghidra (Dragomir Bojanic), Daniele Vargas, Giuseppe Addobbati; Vari si firma con il consueto pseudonimo anglofono Joseph Warren. Le musiche - non esaltanti, ma passabili data la qualità del lavoro - sono del maestro Roberto Pregadio, futuro personaggio televisivo di una certa notorietà. Citazione mitologica dalla pellicola: "Un uomo che si fa la barba è un uomo che non ha paura di morire". 3/10.
Per riconquistare la sua terra e i suoi denari, Ramon deve affrontare gli uomini del temibile Barrett. Inesperto di duelli, viene istruito da un killer professionista.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta