Regia di Derek Cianfrance vedi scheda film
Spero mi si voglia perdonare un’opinione molto poco cinemally-correct, come questa. Mi pare però che il buon Cianfrance, che con “Blue Valentine” mi aveva ben impressionato e che pertanto con questo “The Lights Between Oceans” mi ha recentemente attirato, non abbia ben chiara la misura della noia che può essere procurata anche da un discreto film.
Questa mia opinione non è corretta anzitutto perché mi sono addormentato a metà film, mentre il resto l’ho intravisto qua e là attraverso le fessure che le palpebre lasciavano dischiuse di tanto in tanto (qui la colpa magari è più mia che di Cianfrance, dovrò mangiare più leggero prima di andare al cinema...).
E non è corretta perché alla fine si sintetizza semplicemente in una suggestione di rimando: ma se Cianfrance avesse voluto raccontare la stessa storia fermandosi a circa mezz’ora della sceneggiatura, e la storia in questione fosse stata soltanto quella del conoscersi dei due per andare poi sull’Isola del Faro, magari, non so, con gli aborti spontanei di mezzo sì, con qualcos’altro di melodrammatico sì, ma meno “pacchiano” di ciò che aspetta dopo, non sarebbe stato meglio?
Io credo di sì: la prima mezz’ora è di suo un buon film, e se fosse stata sviluppata con la stessa delicatezza ma con più profondità senza andare a cercare poi troppe esagerazioni, la prossima volta che dovessi incontrare Cianfrance in qualche locandina mi sarei senz’altro mosso più volentieri da casa, magari soltanto con un’insalatina e del formaggio fresco nello stomaco. O del pesce, magari, se dovesse trattarsi di nuovo di oceani.
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