Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Mentre sulle desolate distese ghiacciate del Wyoming infuria una terribile tormenta di neve, il cacciatore di taglie John Ruth sospetta che, tra gli ospiti dell'emporio nel quale ha trovato riparo, ci possano essere dei complici della fuorilegge Daisy Domergue, che l'uomo sta conducendo al patibolo. Nel frattempo, abilmente alimentata dal maggiore Marquis Warren, ex ufficiale nero dell'esercito unionista, la tensione comincia a salire nella piccola comunità.
Un Dieci Piccoli Indiani (pardon... cowboy!) o, se preferite, un I Soliti Sospetti in versione western, con il quale Quentin Tarantino, grazie a un'ambientazione totalmente in interni, si è potuto togliere lo sfizio di girare ben tre ore dei suoi proverbiali dialoghi, debitamente intervallati, ca vas sans dire, dalle esplosioni di violenza tipiche del suo cinema. Il film appassiona e "prende" davvero per buona parte della sua durata, ma l'interesse crolla con il dipanarsi del mistero e anche il finale risulta "tirato via" e deludente. Netto passo indietro rispetto ai fasti dello splendido Django Unchained (ma sempre meglio dell'imbarazzante Inglorious Basterds o dell'inutile Grindhouse), The Hateful Eight è tuttavia un abilissimo esercizio di stile a basso budget che non risulterà sgradito ai fan del regista italoamericano. Una quindicina di attori in totale, tutti piuttosto bravi, ma la parte del leone la fanno uno spietato e sardonico Samuel L. Jackson e una adeguatamente repellente Jennifer Jason Leigh.
Interessante, un po' irrisolto: 6/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta