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The Hateful Eight

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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GIANNISV66

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La recensione su The Hateful Eight

di GIANNISV66
2 stelle

Tarantino pone mano a quello che forse è il suo film più ambizioso, e lo fa avvalendosi di un cast straordinario. Peccato che il risultato sia una summa del cinema di genere e una parata di scene che vanno dal raccapricciante all'assurdo fino al ridicolo.

Non è facile recensire un film di Quentin Tarantino, la cifra stilistica del regista di Knoxville è talmente peculiare che approcciarsi all'analisi di una sua opera rischia di essere una prova ardua per chi si accinge all'impresa.

E allora data la difficoltà cominciamo da dove solitamente si finisce, ovvero dal cercare di dare una sintesi sul giudizio e un consiglio sulla visione: siamo di fronte ad una pellicola (70mm per la precisione) che manderà in delirio i fan del buon Quentin ma risulterà indigesta oltremodo non solo a chi lo detesta o non lo stima ma anche per chi (come l'estensore della presente) pur non apprezzandolo troppo ha sempre cercato di avere un approccio possibilista con i suoi lavori.

 

Partendo da un chiaro omaggio al cinema italiano di genere (una delle cose che mi hanno sempre reso simpatico Tarantino), in questo caso Il Grande Silenzio di Sergio Corbucci, il nostro cucina una pietanza ricca e strampalata, finendo per abbandonare la strada del western approdando a quella del giallo (ameno una delle persone che sono nella locanda, dove trovano riparo il cacciatore di taglie John Ruth e la sua “preda” Daisy Domergue, non è chi dice di essere), per perdersi poi in un delirio a tinte splatter, in una mescolanza di generi (anzi in una parata di stilemi del “cinema di genere”) che rappresentano il punto forte dell'opera tarantiniana per chi ama il suo cinema e, all'opposto, si configura come il suo limite più potente per tutti gli altri.

“Tarantino è Tarantino”, è la frase più usata quando si parla di lui, tre parole che vogliono tagliare la testa a molte critiche.

Ma nel mio piccolo mi permetto di osservare che l'incrocio dei generi, cosa molto affascinante se fatta con maestria, diventa un qualcosa di fastidioso se invece viene compiuta senza alcun criterio se non quello di mandare in confusione lo spettatore.

Insomma, al Quentin scappa la mano e quello che ne viene fuori è una mescolanza assurda, caratterizzata da una prima parte verbosa fino alla noia (certi dialoghi sono imbarazzanti, lasciatemelo dire!) per concudere poi in una seconda parte schizofrenica e delirante, che pare ideata apposta per creare sconcerto nello spettatore, una fiera di eccessi gratuiti che portano a un finale in cui il film confluisce in un genere che probabilmente il regista non aveva contemplato e che invece tocca in pieno: la comicità demenziale.

 

Non si può dire altro in questa sede per non finire in anticipazioni che non sarebbero gradite da chi il film non lo ha ancora visto, ma su una cosa non si può tacere: la scena finale è un insulto all'intelligenza degli spettatori.

E il fatto di avere a disposizione un gruppo di attori davvero al meglio delle loro capacità , lungi dal far alzare il voto finale si configura invece come un'aggravante.

Bravissimi Kurt Russell e Samuel L. Jackson, ma i migliori sono quelli che danno vita alle figure secondarie:Walton Goggins, Demiàn Bichir, Michael Madsen, Bruce Dern e soprattutto uno strepitoso Tim Roth.

Decisamente un gradino al di sotto l'unico personaggio femminile intepretato da Jennifer Jason Leigh, autrice di una caratterizzazione sopra le righe fino all'assurdo che si intona benissimo al film ma risulterà fastidiosa ai non tarantini.

Come risulterà a costoro fastidioso tutto il film.

 

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Ultimi commenti

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  2. GIANNISV66
    di GIANNISV66

    Alla fine restiamo tutti sulle nostre posizioni.......e non poteva essere che così.
    Tarantino...anzi il cinema di Tarantino è destinato a creare una spaccatura. Sembra che non si possa fare a meno o di odiarlo o di amarlo.
    Io invece ho cercato una terza posizione: è vero (l'ho già detto e lo ribadisco) che quel modo di fare cinema non è nelle mie corde, tuttavia cerco sempre di essere possibilista.
    Lo ero anche su questo film, pensavo e speravo potesse essere il punto di svolta per farmi rivalutare l'opera di Tarantino. Così, ovviamente, non è stato. Anzi!
    Non mi resta che raccogliere la soddisfazione (non da poco, credetemi) di aver scatenato un bel dibattito. Ma la mia stella unica resta tale. Per me quel film non ne merita di più!
    Il fatto poi di avere avuto un cast straordinariamente bravo (io avrei dato, e lo dico con la massima serietà possibile, l'oscar per il miglior attore non protagonista a Tim Roth) dal mio punto di vista , come ho scritto in recensione, costituisce un'aggravante per Tarantino.
    Una stella dunque era e una stella resta.
    Grazie a tutti voi.

  3. rash91
    di rash91

    Non condivido la tua recensione, il film non è brutto come dici tu e si può dire che almeno la trama non è riciclata come avviene in molti western. I film di Tarantino sono fatti così, eccesso di violenza e sangue che non può piacere a tutti.

    1. Roger Tornhill
      di Roger Tornhill

      E io sono d'accordissimo con te, ma non pensare ti basti un simile commento per far non dico cambiare idea ma anche solo "ravvedere" un minimo lo sceriffo Gianni (perché sul petto gli sceriffi portavano una sola stella ;-) )

      Tu e io liberissiml di dissentire insomma, ma lui altrettanto... ;-)

      Qui per me ha cannato alla grandissima come poche altre volte mai, ma gli voglio bene lo stesso. ;-)

      Ciao!

    2. GIANNISV66
      di GIANNISV66

      Ah!Ah! anche io voglio bene a tutti voi (amici che eravate a Melzo a vedere sto capolavoro con me). Bisogna fare un'altra puntata prima o poi....................

    3. pippus
      di pippus

      E a me? Io non ero a Melzo ma ho scritto due parole ugualmente sul film:-))). Ciao carissimo.

    4. Isin89
      di Isin89

      All'uscita di Melzo la pensavo esattamente come Gianni!!!! Incredibile come mi sia ricreduto in questi mesi! Ciao ragazzi.

    5. pippus
      di pippus

      Grande Alberto, allora non tutte le speranze sono perdute:-)))

    6. GIANNISV66
      di GIANNISV66

      Paolo ma certo che voglio bene anche a te....del resto so che con lo spirito eri con noi a Melzo

    7. GIANNISV66
      di GIANNISV66

      Alberto ti sei fatto condizionare dall'entusiasmo dell'utenza.
      Sto film è una ciofeca e tale resta anche dopo cinque visioni (ovviamente per me) :-D

  4. GIANNISV66
    di GIANNISV66

    @rash91 capisco che a te il film sia piaciuto e rispetto la tua opinione. Per me è un film con un mare di difetti, è la mia opinione e vale in quanto tale, senza pretese di avere la verità in tasca.
    Grazie per il passaggio!

  5. backstreet70
    di backstreet70

    Personalmente (da fan di Tarantino) il film mi ha deluso ma non per gli stessi motivi di Giannisv66.
    Non sto qui a discuterne perché faremmo notte ma solo su una cosa mi soffermo: le interpretazioni. Queste tue lodi alla interpretazione di Tim Roth mi lasciano perplesso, nessuno nega che sia un grande attore ma qui non fa altro che "copiare" il dentista/cacciatore di taglie di Django; stesso modo di parlare, di muoversi, di ammiccare e pure stesso negozio di vestiti. Poi su Madsen si stenda un velo pietoso, c'è da capire come un attore così bravo possa "mostrare" in maniera così piatta un personaggio che non ti lascia assolutamente nulla.
    Alla fin fine io salvo solo Russel e Goggins che sono gli unici a descrivere una psicologia interessante, pure Samuel ha rotto il c... con questo personaggio che ricalca quelli precedenti.
    Ma anche la mia è solo una personale opinione.
    ciao a tutti

    1. GIANNISV66
      di GIANNISV66

      E' un film che ha diviso, anche sulle interpretazioni degli attori (evidentemente). Inutile discuterne, ormai ho realizzato che questo come gli altri film di Tarantino sembrano costruiti per spaccare il pubblico. (comunque almeno su Samuel L. Jackson un po' son d'accordo con te....questo personaggio sa un po' di già visto devo ammetterlo).
      Un saluto

  6. PrisD
    di PrisD

    Dopo la sintesi stupendamente poetica sulla violenza dei suoi primi due film, Tarantino diventa logorroico e noiso, compiaciuto di se stesso diventa insopportabilmente lungo e vuoto, nascondendo dietro il vestito dell'imperatore la mancanza d'ispirazione che lo ha abbandonato, rigirandosi nelle sue ceneri in dialoghi senza fine e senza senso. Sarà l'età?

    1. GIANNISV66
      di GIANNISV66

      Potrebbe essere. In realtà io Tarantino non l'ho mai apprezzato, quindi forse sono l'ultima persona a dover parlare. Ma ammetto che le Iene aveva un senso di novità che lo rendeva interessante (e a tutt'oggi lo reputo il suo miglior film).
      Non nego comunque la grandezza del regista, il fatto è che il suo stile (che contraddistingue ogni suo lavoro) non è decisamente nelle mie corde.
      E la sensazione che giri sempre lo stesso film l'ho sentita anch'io.

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